The Uprising on Hive Tertium

THE UPRISING ON HIVE TERTIUMSurplice di Worm
IV → V
PROLOGUE

Il tuo corpo è strano, ma perfetto. Hai avuto modo di sperimentare più e più volte cosa significhi indossare qualcuno, ma camminare, respirare, agire con un corpo materiale che senti tuo? Questo mai, se non in memorie che ancora ti sfuggono.

Ti trovi nella Dimensione Infernale. Il Cielo del Giudizio, nella sua immensa e vuota vastità, è pervaso da una calma assoluta. Rare ombre si aggirano vaghe sulla terra grigia, svanendo e riapparendo come miraggi nel contorcersi o scattare in movimenti inconsulti. Se non fossi ospite - gradito ospite - sarebbe quel silenzio a ucciderti mentre sali i gradini del Tribunale.

Sei qui per una ragione. La tua Surplice, le tue memorie, sono ancora bloccate a uno stato che non ti è congeniale e Myu, lo Stregone della Montagna, ti ha raccomandato di parlarne con Minosse. Anche lui è tornato al pieno delle sue memorie, dopo essere stato sigillato dal Rosario, ed è quasi al pieno delle sue forze.

Il Giudice saprà indirizzarti sul modo migliore di agire.
Tre paia di mani hanno creato le Surplici, tre menti altissime e contorte...e una è la sua.

Ancora prima di entrare nel Tribunale percepisci una potenza soverchiante, anche se quieta e immobile, e lo trovi immerso nel suo lavoro: la gestione delle anime dell'intera Dimensione Infernale è nelle sue mani ed è un compito enorme che gli assorbe ogni singolo istante quando non è in Mietitura lui stesso.

Quando entri nell'immenso edificio, esso appare come quanto di più grandioso tu possa concepire. Si dice che per ognuno compaia in modo diverso, restituendo un senso di solennità, grandezza, nobiltà di intenti e ambizione.

Lo raggiungi su un'ampia balconata le cui vetrate danno sul panorama del Cielo. Il suo volto si alza verso il tuo, e una scintilla di agnizione brilla negli occhi scuri della sua forma umana. Tra tutte quelle che gli hai mai visto indossare nei millenni, questa è l'unica che sembra restituire davvero quella che aveva una volta terminato l'antico rituale: né femminile né maschile, ma una perfetta unione fra i due concetti.

« Profeta dei Meandri. »

La sua voce è calma, al tempo stesso profonda e sottile. Sembra quasi divertito, anche se come sempre è impossibile capire cosa stia davvero pensando.

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