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nadia e cally

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    NADIA REED
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    « parlato » pensato « parlato altri »
    Nadia si trovava presso la Torre Nera da alcuni giorni, presenza resa essenziale dalle peculiari circostanze che la circondavano. A seguito di una serie di conflitti sorti sia durante missioni programmate sia in seguito a incontri fortuiti, la sua Adamas aveva riportato danni significativi. Era divenuto essenziale sottoporre l'armatura a controlli approfonditi, soprattutto per implementare aggiornamenti necessari dopo un lunghissimo periodo di inattività forzata dell’imponente entità titanica, da poco risvegliata. Nadia sapeva bene che l’intervento andava affidato al dipartimento di Riparazioni e Sviluppo, il cuore pulsante della torre dove le tecnologie più sofisticate venivano restaurate e perfezionate. Le era stato espressamente suggerito di rivolgersi a Callisto, meglio nota come Cally, la maestra riparatrice del settore, rinomata per le sue incomparabili competenze.

    Coraggiosa e munita della mappa olografica a portata del suo apparecchio portatile, Nadia si avventurò negli intricati corridoi della Torre Nera. Le gallerie si estendevano come un dedalo di metallo e luci intermittenti, con segnalazioni che sembravano alterare la loro posizione magicamente. Nonostante le precise direzioni elettroniche, però, si trovò a svoltare erroneamente, la mente ancora assorbita dai dettagli dei suoi ultimi scontri. Si ritrovò in una zona della torre che non aveva mai esplorato prima. L’illuminazione era scarsa, quasi a sottolineare la rarità delle visite in quel settore. Le pareti erano decorate con manufatti di civiltà remote, e il silenzio veniva interrotto solo dal sommesso ronzio del sistema di aerazione.

    Dannazione, mormorò, stupita di come avesse potuto smarrirsi nonostante la dettagliata mappa olografica. Tentò di ripercorrere i suoi passi, quando improvvisamente un’entità snella si materializzò dalle tenebre. Era uno degli innumerevoli alieni residenti nella torre, la cui epidermide sembrava mutare colore in base alle sue emozioni, attualmente un tranquillo blu oceano. « Sembri persa, » commentò Threx (questo era il suo nome) con una voce che sembrava provenire da un altro universo.

    « Sto cercando il reparto Riparazioni… Cally. » ispose Nadia, cercando di celare il proprio imbarazzo.

    « Ah, Cally è al Supernova-42 in questo momento, » disse Threx, i suoi occhi scintillanti con un guizzo di malizia. « Si prende una pausa là, quando il lavoro diventa troppo. Ma non è un posto facile da raggiungere. » Col tempo, Nadia avrebbe scoperto che ogni angolo della Torre Nera offriva la possibilità di intraprendere viaggi spazio-temporali verso il Supernova-42, e che lo stesso bar poteva invocarti casualmente, qualora lo avessi pensato anche solo per sbaglio.

    Ad ogni modo, la curiosità di Nadia fu accesa dall'evocativo nome del locale. « Come posso arrivarci? » chiese con un misto di interesse e ansia. Threx le rispose con un sorriso, mentre la sua epidermide virava verso un intenso verde brillante. « Il Supernova-42 non è un bar qualunque; è un ritrovo che si estende oltre le dimensioni conosciute. Per raggiungerlo, dovrai seguire una serie di passaggi molto particolari, » spiegò, estraendo da una sorta di marsupio primordiale un vecchio quaderno e iniziando a delineare le indicazioni necessarie. Nadia, colta di sorpresa, attivò rapidamente il dispositivo di scrittura olografica del suo assistente AI per registrare ogni dettaglio. « Innanzitutto, dovrai eseguire una danza che sfidi la gravità, successivamente dialogare con un pappagallo cosmico, poi disegnare il tuo itinerario [...]. »

    Ogni direttiva sembrava più stravagante della precedente, facendo dubitare Nadia sulla serietà di Threx. Tuttavia, il tono grave dell'alieno e le leggende che aveva ascoltato sui percorsi pandimensionali la persuasero della veridicità delle sue parole.

    « Ti sono grata, » esclamò Nadia, con un sentimento di gratitudine permeato da una leggera trepidazione. Threx annuì, la sua pelle adesso tinta di un calmo viola. « Buona fortuna, Nadia. Il Supernova-42 è un regno di meraviglie senza precedenti. Sarà un'esperienza indimenticabile. »

    Inspirando profondamente, Nadia si avviò verso l'ignoto, determinata a seguire le arcane istruzioni di Threx per incontrare Cally e scoprire le meraviglie di un bar che solo pochi avevano il privilegio di conoscere.

    {diverso tempo dopo}

    « HO SETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE »

    CzdbbQF

    Fisico ● Perfetto
    Mente ● PAZZE, PAZZE ISTRUZIONI AAAAAAA
    Cloth ● Adamas di Grazione, IV ● Indossata, COMPRESSA
    In Breve ● Leeeeeeessgo



    Edited by shiny magikarp - 16/4/2024, 15:03
     
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    entry #001

    Se da una parte ho realizzato il mio sogno di diventare un pilota Spartoi, dall'altra devo affrontare le innumerevoli responsabilità che il mio ruolo comporta. E queste responsabilità hanno tutte un nome: Giapeto.

    Giapy è un tipo fico, lo rispetto un sacco, ma ultimamente ho l'impressione che si sia un po' rilassato da quando sono diventato uno Spartoi e ho guadagnato più autonomia nel reparto Riparazione e Sviluppo. Quindi, Cally recupera questo, studia quest'altro, trovami una soluzione a quello, eccetera, eccetera. Ma sai, non è che mi lamento, davvero no! Ora ho accesso a tecnologie e materiali che finalmente posso definire stimolanti, e devo studiare e applicarmi, cosa che, diciamocelo, non è mai successa nei miei primi 16 anni di vita. E Giapy mi dà tutta la fiducia del mondo, nonostante il fatto che io sia finito fra le sue fila a causa di un piccolo furto compiuto dal mio amico qui, L.D. 101. Le cose si sono risolte per il meglio, solo che ho notato che il capo ha questa tendenza a... Delegare e scappare?

    Sembra proprio che ti stai lamentando, Cally.



    Non mi sto lamentando!



    Rispondo brusca a Zorglath che davanti a me lucida un bicchiere mentre nello stesso momento invia una sua proiezione olografica a servire il Metroniano dall'altra parte del bancone circolare. Avrò bevuto due Cosmic Nebula e ora sto meditando di richiedere la terza: mi sono solo concessa un po' di riposo tra un enorme progetto e l'altro. Forse sto tentennando? Forse non riesco a stare più al passo? Credo che la sfiducia mi si legga in faccia, e infatti vedo Zorglath riempire il mio tumbler di ghiaccio viola e liquido blu brillante.

    Conosco Giapeto da secoli e finalmente ha trovato una persona di fiducia. Non parla molto, è vero, ma ti sta assegnando molti lavori. è un periodo di gran fermento e come se non bastasse c'è tutta quella storiaccia dei carri armati rubati e dei pazzi ubriachi che...



    Rivolgo uno sguardo da cagnolino bastonato al mio barista intergalattico. Cavolo, è proprio bravo nel suo mestiere. Quando la prima volta sono arrivata qui non mi ha neanche chiesto se sulla Terra avessi l'età legale per bere. Lui misura i parametri di valore neuronale a tutti i nuovi avventori con il suo misuratore a ioni perifacciali, cosa che gli permette di sapere quanto è in grado di reggere un avventore e se è allergico a qualche sostanza. Una roba geniale, avrei voluto inventarla io. A ogni modo il suo riportare alla mia attenzione quella storia che ormai è sulla bocca di tutti, di uno squadrone dell'esercito totalmente fuori controllo mi fa fare un'associazione di idee bizzarra per cui all'improvviso mi ricordo che dovevo fare qualcosa di importante. Cos'era? Dovrei chiedere a Dawson ma mi dovrei sorbire le sue paternali sui miei valori nel sangue, la mia salute, il riposo ecc. Era qualcosa di piuttosto importante e per cui avrei dovuto prepararmi...

    Una voce dall'entrata del bar mi riporta bruscamente alla realtà. Una donna bionda, alta, umana, con la faccia di chi è arrivato qui seguendo quelle vecchie istruzioni che qualche balordo ha messo in giro una ventina di anni fa.
    Cazzo, la collega nuova.
    Cazzo, ho cannato le prime impressioni.

    Cerco di abbottonarmi la divisa come posso per rendermi presentabile, mi aggiusto i capelli e balzo giù dallo sgabello. Faccio un cenno a Zorglath di preparare qualcosa per la nuova ospite, sarei dovuta essere al reparto ma no, per una volta che mi prendo una pausa il lavoro mi segue. Mi sento un po' mortificata, avrei voluto sembrare quantomeno professionale, invece Nadia (questo il suo nome) si troverà davanti una teen-ager un po' brilla.

    è molto più alta di te.



    L.D. 101 sbuca da sotto la mia giacca, deve aver finito di provarci con tutte le serpentoidi del locale.

    Non c'è bisogno che tu lo evidenzi, grazie.



    Mentre vado verso di lei un po' mi tremano le ginocchia: per me è così strano relazionarmi con umani che non siano ex bambini delle stelle, a parte Bob.

    Ciao! Sei Nadia? Io son o Callisto, piacere! Andiamo a bere qualcosa? Sembri...Stanca! Non mi dire che ti hanno dato le istruzioni del delirio? Spero di no. Ricordami di darti una spara-porte. Scusa se non mi sono fatta trovare all'hangare eheh, giornata pesante. Ma prego, prego, accomodati, scusa se parlo troppo! Immagino sia la tua prima volta qui! Come ti trovi?



    Ecco, se Dawson fosse acceso darebbe una regolata alla mia logorrea. Ma non c'è, quindi farò semplicemente la figura della ragazzina che parla troppo.






    narrato • parlatopensatodawsonld-100
    NOME Callisto "Cally" Astrion
    CASTA Giganti
    ENERGIA Rossa
    ADAMAS LD-100 - Ladon {IV}

    STATUS FISICO OK
    STATUS MENTALE Un po' brilla
    STATUS ADAMAS Non indossata.

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    Cosmo Straordinario
    Ci sono due modi di spiegare questa cosa: posso andare full scienza e provare con i termini tecnici ma non mi basterebbe un trattato, quindi… In pratica io lo chiamo il Grande BOOM: Il cosmo di L.D 100 a piena potenza è devastante, veramente mi basta poco sia in termini di tempistiche sia in termini di sforzo per accumulare una grande quantità di energia cosmica e riversarla su qualsiasi cosa mi stia davanti (sono una persona non violenta fondamentalmente, se devo proprio usare il Grande BOOM devo avere un ottimo motivo, anche perché non stiamo parlando di fuochi di artificio, questa è energia cosmica pura e condensata da meccanismi quantici molto complessi ma…Ok ok andiamo avanti) . Quindi ricapitolando, una deflagrazione della mia energia cosmica risulta più massiccia anche con uno sforzo più contenuto e dargli diverse forme, certo non parlo di ricreare il Central Perk in miniatura con il cosmo, qualcosa più nello stile giganormici laser sparati dalle bocche delle teste (che poi, dire “testa” è una bestemmia, dato che si tratta di quantum core che sfruttano le proprietà di entanglement per creare connessioni sinaptiche a livello subatomico) o quando semplicemente voglio fare KaboOm e far esplodere tutto intorno a me, insomma, è un gran casino. TTra un tizio che usa il cosmo in modo “ordinario” e me c’è la differenza che io ne posso gestire una maggiore quantità alla volta, certo questo implica un dispendio energetico da parte mia su lungo termine ma ehi sapete cosa disse il saggio, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Non vi consiglierei comunque di trovarvi davanti a me quando scelgo di vomitare cosmo dal mio Gigante, certo è uno spettacolo maestoso, ma potrebbe essere piuttosto distruttivo. C’è da dire che lo posso usare anche per difendermi, che lo rende ancora più figo, costruendo “muri” o “cupole” se qualcuno PROPRIO deve fare brutto a L.D 100, cosa che gli sconsiglierei caldamente.

    Illusioni Mentali
    Allora Illusioni fa molto Nolan 2006, però del resto “trasmissione a proiezione neuronale multisensoriale” è lungo da dire e risulta di difficile comprensione. Diciamo che sono riuscita a trovare un modo per inviare degli impulsi mentali che possono essere recepiti dalla corteccia prefrontale degli esseri senzienti. Tramite questi sarei in grado di trasmettere immagini e sensazioni in maniera molto verosimile, anche nel tentativo di danneggiare il sistema nervoso altrui. Metaforicamente, è come se avessi una console immaginaria sulla quale premere diversi tasti
    Tastino n. 1 Posso mostrare una serie di immagini nel tentativo di far vivere un’esperienza totalmente immersiva allo spettatore, cercaando di fargli credere di essere sulla spiaggia di Lost o di venire rincorso dagli zombie. Sarebbe terribilmente realistico in ogni caso, ma se il colpo mentale andasse a segno, succederebbe tutto nella sua testa.Fico, vero?
    Tastino n. 2 Posso mandare un impulso per far vivere qualcosa di particolarmente traumatico e/o ricordare una bruttissima esperienza del passato, una fobia, qualcosa di doloroso che ha lasciato un segno nella mente del disgraziato. Di solito, mi godo la visione con dei popcorn.
    Tastino n. 3 Male. Male male male. Ehsì il tastino n. 3 è quello del dolore puro e semplice, un impulso che andrebbe a stimolare delle connessioni che simulano i nocicotteri del dolore, a volte in maniera così intensa da traumatizzare il sistema nervoso e lasciare degli strascichi per un bel po’ se non si dispone di adeguate difese mentali o di sufficiente forza di volontà per resistere al colpo.
    Tastino n. 4 E se mi mandano proprio in bestia, lo vedete quanto scritto sopra? Posso farlo tutto insieme! Quindi l’unico limite è la mia creatività, e modestamente ne ho a pacchi.

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    Giaceva sulle fredde lastre metalliche di fronte al Supernova-42, le ginocchia graffiate accennavano un contatto forzato con il terreno. Il viaggio attraverso le dimensioni l'aveva lasciata con una sete arida, così intensa che le sue grida di disidratazione risuonavano nelle vie adiacenti. Proprio mentre cercava di raccogliere le forze per alzarsi, una giovane figura le si parò di fronte.

    « Ciao! Sei Nadia? » Chiese la ragazza con una vivacità sorprendente. Si trattava di Callisto – la persona che Nadia aveva ardentemente cercato. Prima che Nadia potesse articolare una risposta, Callisto iniziò a bombardarla di domande curiose riguardo al suo viaggio e al motivo della sua presenza. Con un gesto della mano, Nadia interruppe il flusso incessante delle parole di Callisto, cercando di mantenere un tono misurato per non sembrare scortese. « Aspetta, per favore, » disse con una voce rasposa per la sete. Lentamente, si liberò della sua Adamas, sotto alla quale la sua vera umanità si rivelò, vulnerabile e disidratata.
    « Io... ho bisogno di entrare, » balbettò Nadia, alzando lo sguardo verso Callisto. « Mi aiuteresti? »

    Una volta dentro, Nadia fu subito avvolta da un'atmosfera ultraterrena. L'interno del Supernova-42 era un microcosmo di incantevole caos: globi luminosi fluttuavano nell'aria come piccoli soli domestici, proiettando una danza di ombre e luci sulle superfici consumate dal tempo. Il barista, un'entità dall'aspetto alieno con una testa simile a quella di un calamaro, maneggiava con destrezza contenitori pieni di liquidi effervescenti che emettevano vapori eterei. I frequentatori erano un insieme bizzarro di creature, alcune di loro intrise di una bellezza straniante, altre così insolite da rasentare l'incredibile. La vetrata sul fondo offriva una vista stellare che si spingeva oltre l'orizzonte di quel mondo, un paesaggio celeste che smentiva ogni legge della fisica conosciuta.

    Nadia non poté fare a meno di trattenere il respiro davanti a tanta maestosità. Per un istante, la sua sete e l'esaustione sembravano svanire, sostituite dalla meraviglia che le allargava gli occhi e le scaldava il cuore. Questa era l'esperienza che le avevano promesso, una realtà che superava l'immaginazione, e che ora era pronta ad esplorare con la guida di Callisto al suo fianco.

    Le due ragazze trovarono posto su sgabelli invecchiati ma sorprendentemente comodi presso il bancone. L'alieno dietro al bar, presentatosi come Zorglath con un tono vibrante che sfiorava l'ultrasonico, stese le sue molteplici braccia verso i liquori disposti con ordine caotico. « Per te, viaggiatrice, un cocktail che prometto sarà rinfrescante e... strabiliante, » disse con un ghigno che poteva essere interpretato come un sorriso. Nadia accostò il bicchiere alle labbra, la cautela nei suoi occhi danzava con l'eccitazione. All'inizio un sorso titubante, poi una sorsata più decisa – il cocktail che Zorglath aveva preparato sembrava racchiudere l'essenza stessa del fresco cosmo: un'ondata di ristoro solare che scorreva giù per la gola, dissetante come una pioggia di meteore. Il suo corpo accolse l'effetto del liquido come una galassia accoglie la luce di stelle novae, con un tepore che si espandeva delicatamente, solleticando le sue terminazioni nervose come se fossero le corde di un arpa celestiale.

    Il mondo intorno a lei sembrò rallentare, i rumori divennero melodie astrali, e Nadia si sentì all'unisono con l'universo che la circondava. Per un attimo, fu come se la gravità avesse perso la sua presa su di lei, lasciandola fluttuare in un'aura di pace e contentezza. Gli occhi le si colorarono di sfumature inesplorate, un arcobaleno di sensazioni che danzavano al ritmo pacato di una supernova lontana.

    L'effetto si dissipò lentamente, svelando nuovamente la realtà del Supernova-42 nella sua vibrante quotidianità. Nadia, ancora sospesa in quell'aura di meraviglia, rivolse uno sguardo riconoscente a Zorglath, prima di tornare alla conversazione con Callisto. « Chi devo ringraziare o... a chi devo ammazzare per aver diffuso queste istruzioni bizzarre? » chiese con un sorriso che tradiva il suo apprezzamento per l'insolita avventura. Raccontò poi di passi di danza antigravità e di dialoghi con pappagalli spaziali, un racconto che sembrava troppo fantastico per essere reale.

    Zorglath interruppe delicatamente, la curiosità vibrante nella sua voce.
    « Potresti condividere i tuoi ricordi attraverso la proiezione? Sarebbe affascinante e più semplice per noi comprendere. »

    Nadia esitò, la richiesta le sembrava intima, invadente persino, ma qualcosa nello sguardo sincero di Callisto e nel timbro incoraggiante di Zorglath la convinse. Con un cenno di consenso, si lasciò guidare attraverso il processo di condivisione delle memorie, mentre i suoi ricordi si dispiegavano come ologrammi danzanti, creando intorno a loro un racconto visivo di un viaggio che era tanto straordinario quanto vero.

    Le otto prove FOLLI per raggiungere il Supernova-42
    CITAZIONE
    PROVA NUMERO UNO: SFIDA LA GRAVITÀ CON UN BALLO
    Indossa scarpe antigravità e balla la polka al contrario. Solo invertendo ogni passo potrai confondere la gravità abbastanza da iniziare il tuo viaggio verso il supernova.

    PROVA NUMERO DUE: PARLA CON UN PAPPAGALLO COSMICO
    Trova il Pappagallo Cosmico, noto per parlare solo in rime. Dovrai convincerlo a dirti la parola segreta rimando alle sue rime. Questa parola attiverà il prossimo passo del tuo viaggio.

    PROVA NUMERO TRE: DIPINGI IL TUO PERCORSO
    Con un pennello che non ha setole e vernice invisibile, dipingi una porta sul muro più improbabile che trovi. La porta si aprirà solo quando non starai guardando direttamente verso di essa.

    PROVA NUMERO QUATTRO: SCAMBIA RICETTE CON IL ROBOCHEF
    Incontra un robot chef e convincilo a scambiare la sua ricetta più segreta con la tua. Il robot, SE soddisfatto del tuo scambio culinario, ti fornirà le coordinate criptate per il portale successivo.

    PROVA NUMERO CINQUE: CERCA IL CALZINO SOLITARIO
    Devi trovare un calzino senza il suo compagno, perso nelle dimensioni interstellari. Questo calzino è la chiave per attivare il portale dimensionale, inseriscilo in un dispositivo che non somiglia a niente di conosciuto.

    PROVA NUMERO SEI: SUSSURRA A UN ALBERO DI QUASAR
    In un bosco di alberi fatti di luce di quasar, trova l'albero che sussurra storie di altre dimensioni. Sussurragli indietro la trama di un film che non esiste, e lui gentilmente ti svelerà la direzione verso il Supernova-42.

    PROVA NUMERO SETTE: GIOCA A NASCONDINO CON UN FANTASMA INTERDIMENSIONALE
    Un fantasma che vive tra le dimensioni si nasconderà, e tu dovrai trovarlo. Ogni volta che lo trovi, lui ti sposterà più vicino al Supernova-42.

    PROVA NUMERO OTTO: BEVI UNA TAZZA DI NEBBIA
    Infine, trova la caffetteria galattica e ordina una tazza di nebbia condensata. Bevendo questa mistica nebbia, verrai trasportato direttamente all'esterno del Supernova-42, pronto per un'avventura interstellare come nessun'altra.

    « Ne avevo bisogno? No.
    Lo rifarei? PER CRONO, NO. In compenso, ora so preparare la Zuppa di Nebbia!
    »

    CzdbbQF

    Fisico ● Perfetto
    Mente ● MA CHE POSTO FANTASTICO È
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    entry #002

    Altro che prime impressioni sbagliate e occasioni perse, questa è esausta, penso fra me e me. Mi sento ancora più in colpa per essere al bar in orario di lavoro e aiuto Nadia ad accomodarsi.

    Certo oh...Scusami mi faccio prendere dal panico quando incontro una persona nuova.



    Ora che la guardo è altissima, le arrivo si e no all'avambraccio, e al contrario di me, volto sconvolto a parte, dev'essere la definizione di quello che i terrestri definiscono una bella donna. Sono curiosissima di sapere cosa ne pensa Bob a riguardo. Osservo Zorglath prepararle il suo famosissimo Galaxy Punch e come lui sono incredula quando Nadia dice di aver superato le 8 prove del Supernova. Voglio dire, per noi bambini delle stelle queste fantomatiche istruzioni sono sempre state una specie di mito, nessuno si aspetta che...

    Non dirai sul serio vero? Lei hai seguite?



    Percepisco dell'incredulità ed eccitazione anche da parte di Zorglath che chiede di proiettare una versione mnemonica sul suo display sferico orbitante. Credo di essere rimasta svariati minuti con la bocca aperta, nonostante 101 usasse la coda per richiudermi la mascella mentre anche lui guardava con entusiasmo le scene che mostravano la povera Nadia eseguire tutta la trafila di azioni che l'avrebbero portato al Supernova. Cerco di utilizzare energia mentale grezza per dissipare eventuali illusioni ma nulla: credo di riprendere l'uso della parola quando Zorgloth scatta un'immagine bidimensionale di Nadia con il suo dispositivo di raffigurazione (comunemente chiamata fotografia) e si precipita ad attaccarlo sul muro portante del locale, quello riservato ai clienti speciali o con menzioni d'onore: per esserci io mi sono dovuta costruire Ladon.

    ...Io non credevo neanche fossero vere. Cioè pensavo fosse tipo una favoletta per ricordarsi le coordinate vedi...



    Gesticolando davanti al display sferico sono in grado di mandare indietro, fermare o mandare avanti i ricordi di Nadia. Ripercorro in maniera ordinata tutte le bizzarre prove che ha dovuto superare.

    I passi base da imparare sono 12; la parola segreta è quadrupede, quindi 4; la porta ha 2 ante, quindi 2; gli ingredienti chiave per la zuppa sono 8 tipi di funghi di Nemesis 0ZY, 8; il calzino è della taglia terrestre 38; Nel bosco gli alberi di Quasar sono 67; il fantasma ama nascondersi nella dimensione Alfa 31, da lì, 31 appunto; la nebbia condensata è l'opzione n. 7 nel menu. Il numero di serie da inserire in una qualsiasi porta dimensionale della Torre Nera è 12, 4, 2, 8, 38, 67, 31, 7.



    Oppure vai al bagno per gli umani nel segmento 1242 della Torre Nera e apri la porta della toilette fuori servizio.E ti ritrovi qui davanti. - Aggiunge Zorglath, mettendoci davanti due shottini di fuoco liquido di Centauri VI, uno dei suoi spiriti migliori. Offro io. Vado a prepararvi qualcosa da mangiare per evitare di bucarvi lo stomaco.

    Ho solo ammirazione per questa donna, insomma, ha tipo svolto delle prove mitologiche solo per arrivare fino a qui e parlare con me. Le spiego successivamente che gente come Threx non ha l'abitudine di parlare mai direttamente e l'ironia fa parte del suo retaggio culturale.

    Tu sei il mio nuovo eroe. Dico, buttando giù lo shottino. Dimmi di che cosa hai bisogno ed esaudirò ogni tuo desiderio. Ia nuova? Sistema di domotica? Protezioni extra per il tuo gigante? Dimmi tutto, ti ascolto.



    Intanto Zorglath per celebrare la nostra umanità ci ha portato dei tacos con del chili con carne, che non so dove l'abbia imparato a fare e soprattutto da chi, e delle vere patatine fritte. I miei malumori con Giapeto sono ormai lontani anni luce.


    narrato • parlatopensatodawsonld-100
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    STATUS FISICO OK
    STATUS MENTALE Un po' brilla
    STATUS ADAMAS Non indossata.

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    Cosmo Straordinario
    Ci sono due modi di spiegare questa cosa: posso andare full scienza e provare con i termini tecnici ma non mi basterebbe un trattato, quindi… In pratica io lo chiamo il Grande BOOM: Il cosmo di L.D 100 a piena potenza è devastante, veramente mi basta poco sia in termini di tempistiche sia in termini di sforzo per accumulare una grande quantità di energia cosmica e riversarla su qualsiasi cosa mi stia davanti (sono una persona non violenta fondamentalmente, se devo proprio usare il Grande BOOM devo avere un ottimo motivo, anche perché non stiamo parlando di fuochi di artificio, questa è energia cosmica pura e condensata da meccanismi quantici molto complessi ma…Ok ok andiamo avanti) . Quindi ricapitolando, una deflagrazione della mia energia cosmica risulta più massiccia anche con uno sforzo più contenuto e dargli diverse forme, certo non parlo di ricreare il Central Perk in miniatura con il cosmo, qualcosa più nello stile giganormici laser sparati dalle bocche delle teste (che poi, dire “testa” è una bestemmia, dato che si tratta di quantum core che sfruttano le proprietà di entanglement per creare connessioni sinaptiche a livello subatomico) o quando semplicemente voglio fare KaboOm e far esplodere tutto intorno a me, insomma, è un gran casino. TTra un tizio che usa il cosmo in modo “ordinario” e me c’è la differenza che io ne posso gestire una maggiore quantità alla volta, certo questo implica un dispendio energetico da parte mia su lungo termine ma ehi sapete cosa disse il saggio, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Non vi consiglierei comunque di trovarvi davanti a me quando scelgo di vomitare cosmo dal mio Gigante, certo è uno spettacolo maestoso, ma potrebbe essere piuttosto distruttivo. C’è da dire che lo posso usare anche per difendermi, che lo rende ancora più figo, costruendo “muri” o “cupole” se qualcuno PROPRIO deve fare brutto a L.D 100, cosa che gli sconsiglierei caldamente.

    Illusioni Mentali
    Allora Illusioni fa molto Nolan 2006, però del resto “trasmissione a proiezione neuronale multisensoriale” è lungo da dire e risulta di difficile comprensione. Diciamo che sono riuscita a trovare un modo per inviare degli impulsi mentali che possono essere recepiti dalla corteccia prefrontale degli esseri senzienti. Tramite questi sarei in grado di trasmettere immagini e sensazioni in maniera molto verosimile, anche nel tentativo di danneggiare il sistema nervoso altrui. Metaforicamente, è come se avessi una console immaginaria sulla quale premere diversi tasti
    Tastino n. 1 Posso mostrare una serie di immagini nel tentativo di far vivere un’esperienza totalmente immersiva allo spettatore, cercaando di fargli credere di essere sulla spiaggia di Lost o di venire rincorso dagli zombie. Sarebbe terribilmente realistico in ogni caso, ma se il colpo mentale andasse a segno, succederebbe tutto nella sua testa.Fico, vero?
    Tastino n. 2 Posso mandare un impulso per far vivere qualcosa di particolarmente traumatico e/o ricordare una bruttissima esperienza del passato, una fobia, qualcosa di doloroso che ha lasciato un segno nella mente del disgraziato. Di solito, mi godo la visione con dei popcorn.
    Tastino n. 3 Male. Male male male. Ehsì il tastino n. 3 è quello del dolore puro e semplice, un impulso che andrebbe a stimolare delle connessioni che simulano i nocicotteri del dolore, a volte in maniera così intensa da traumatizzare il sistema nervoso e lasciare degli strascichi per un bel po’ se non si dispone di adeguate difese mentali o di sufficiente forza di volontà per resistere al colpo.
    Tastino n. 4 E se mi mandano proprio in bestia, lo vedete quanto scritto sopra? Posso farlo tutto insieme! Quindi l’unico limite è la mia creatività, e modestamente ne ho a pacchi.

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    ENERGIA ROSSA
    « parlato » pensato « parlato altri »
    Mentre Nadia sorseggiava l'ultima goccia del cocktail strabiliante di Zorglath, il Supernova-42 si trasformava in un teatro vivente dei suoi ricordi. Le immagini olografiche danzavano tra i tavoli e gli avventori reagivano in modi vari: alcune creature lanciavano risate tonanti che si mescolavano ai bip e ai sibili dei meccanismi interni di esseri cybernetici; altre, con occhi illuminati dalla meraviglia, seguivano i frammenti delle sue imprese come fossero racconti mitologici; e vi erano quelli che annuivano in silenzio, onorando la tenacia e l'audacia di Nadia con un rispetto quasi cerimoniale.

    Nel frattempo, Cally interagiva con le proiezioni. I suoi tocchi, guidati dalla logica insondabile della sua mente tecnologica, filtravano i dati come se cercasse indizi o schemi, assistita dal suo totem compresso: un piccolo simbionte rettile che le serpeggiava intorno, emettendo occasionali trilli di approvazione o perplessità.

    In un dialogo neurale impercettibile ai più, Grazione, l'intelligenza artificiale di Nadia, le sussurrava le meraviglie della tecnologia titanica.

    ~ N.W.T. - neural wave transmission, durata trasmissione delle informazioni: 0,01 secondi.

    [grace.1] Ladon, il Gigante pilotato da Cally, è temibile, quasi quanto Drago di Perla. La sua potenza è un riferimento per i nostri calcoli.
    Zorglath, avvicinandosi nuovamente, condivideva un segreto:
    « [...] Oppure vai al bagno per gli umani nel segmento 1242 della Torre Nera e apri la porta della toilette fuori servizio. E ti ritrovi qui davanti. » La rivelazione colse Nadia di sorpresa. Il suo viso passò dall'incredulità a un sorriso esultante alla prospettiva di una scorciatoia così inaspettata.

    Con un gesto complice, Zorglath si ritirò in cucina a preparare i suoi famosi tacos al chili. Cally, nel frattempo, esprimeva ammirazione per la resilienza di Nadia, che arrossì a quel complimento, rispondendo con lo stesso calore per la donna che incarnava l'essenza dell'innovazione e dell'ambizione.

    Nadia, approfittando della disponibilità di Cally, le espose le condizioni della sua Adamas. « Il mio risveglio e lo scontro con il Caduto hanno lasciato alcune cicatrici, e credo che abbia bisogno di un aggiornamento biologico dopo il lungo letargo. » Cominciò anche a condividere con la ragazza alcuni retroscena del suo risveglio, con particolare riferimento al Titano Iperione, la cui figura era tanto eroica quanto affascinante. Dopotutto, quando il pericolo aveva stretto Nadia in un abbraccio mortale, era stato celere nell'intervenire. La memoria di quel salvataggio si materializzava ora in ricordi vividi: il Titano, con la sua statura maestosa e i muscoli tesi come cavi d'acciaio, si stagliava contro un cielo tempestoso. I suoi occhi, due pozzi di un azzurro penetrante, avevano scrutato l'orizzonte prima di fissarsi su di lei, conferendo a Nadia un senso di sicurezza e ammirazione difficile da dimenticare.

    « Iperione » aveva esclamato lei, mentre le immagini ripercorrevano l'intervento del Titano, « con quella sua presenza da eroe d'altri tempi, con quella mascella forte e il baffo impeccabile, era come una figura scolpita nell'ebano dei miti. Devi credermi, Cally. » La sua voce era intrisa di un misto di rispetto e un briciolo di stupore per l'aspetto quasi altisonante del salvatore. Ma il fascino di Iperione non era solo esteriore: la sua forza, la tempra e la velocità con cui si era mosso nell'epico conflitto con il Caduto avevano un effetto quasi ipnotico su di lei. « Era affascinante » continuò Nadia, il viso lievemente arrossato mentre lo ricordava. « nel vero senso della parola. Non solo per il suo aspetto che incuteva timore reverenziale, ma per il modo in cui la sua figura imponeva silenzio al caos. »

    Mentre proseguiva il racconto, il suo entusiasmo per Iperione il Nero cresceva, alimentando la proiezione olografica che continuava a danzare attorno a loro. Perché sì, NON si era accorta che l'alieno STAVA CONTINUANDO a proiettare i suoi ricordi. Le sue parole diedero vita a un'immagine eterea e maestosa di Iperione: un uomo dall'aspetto eroico, un Titano con i tratti del ritratto che aveva colpito tanto profondamente la sua immaginazione. L'ologramma rivelava Iperione non come un semplice Titano, ma come l'incarnazione vivente dell'eroismo e della bellezza maschile classica, magnifico come un personaggio mitologico.

    RpIKY8e

    Distratta dalla conversazione con Cally e dalla vivacità dei suoi ricordi, Nadia ignorava che le sue parole stessero dipingendo un affresco visivo che tutti potevano ammirare. Il silenzio che calò improvvisamente sul bar era palpabile, un silenzio pesante, interrotto solo dalle ombre delle gesta di Iperione che volteggiavano tra i tavoli. Incuriosita dal mutamento dell'atmosfera, Nadia si voltò di scatto, trovandosi faccia a faccia con la propria immaginazione proiettata per tutti da vedere. La sala era immersa nella quiete, occhi spalancati e sorrisi soffocati osservavano l'ologramma che l'aveva rappresentato non solo come un salvatore, ma come un ideale di bellezza ed eccellenza. Il viso di Nadia assunse subito una tinta che ricordava le nebulose rosse e violacee sospese sopra di loro.

    « ... SPEGNETE QUESTA COSAAAAAA »

    Esclamò con un misto di imbarazzo e urgenza, mentre un sorrisetto si formava sulle labbra di Cally e Zorglath, impegnato a placare l'ologramma, non poteva nascondere un ghigno divertito. Il barista alieno, con un gesto esperto, fece svanire la proiezione, ridando a Nadia la privacy dei suoi pensieri e, nonostante la figuraccia, lasciando nell'aria un senso di complicità e ammirazione condivise per il coraggio di lasciarsi andare all'ammirazione per il suo eroe.

    Cercò invano di ricomporsi, provando a parlare d'altro.
    Voleva sprofondare per sempre nel suolo del bar.

    « ... I Titani... Iperione e Giapeto, come stanno adesso? Ci sono accorgimenti particolari non indisporli? »

    ~ N.W.T. - neural wave transmission, durata trasmissione delle informazioni: 0,05 secondi.

    [grace.1]
    [nadiareed] FINISCILA NON È VERO


    CzdbbQF

    Fisico ● Perfetto
    Mente:kuku:
    Cloth ● Adamas di Grazione, IV ● Non Indossata
    In Breve ● /

     
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    Forse devo fermarmi, l'alcool drevoniano è micidiale per il mio fegato...Ma chissene, mi sparerò uno di quei frullati detox di Xyra e tornerò allegramente in servizio tra qualche ora. Ascolto Nadia parlare dei danni subiti dal suo gigante, un non-meccanico; mi sto specializzando in questa cosa e sarebbe assolutamente eccitante metterci finalmente mano. Cerco di assumere un tono professionale.

    Riparazioni? Sarà uno scherzo.

    - dico mandando giù un morso del mio taco Sono il capo del reparto Riparazioni e Sviluppo, il migliore dell'universo! Poi ho intercettato della componenti fighissimi per i giganti organici. Sarà una bomba.

    Solo dopo mi accorgo di aver parlato forse con troppa prosopopea, ma vengo distratto da 101 che è già partito all'attacco con una polpoide della galassia segmento VGY e con delle immagini di un Iperione, altissimo, muscolosissimo proiettate sullo schermo globulare di Zorglach. Evidentemente la connessione non si è interrotta, e mentre Nadia parla con passione deel Titano che - a quanto sembra - le ha rubato il cuore, faccio cenno al barista di spegnere, ma quello scemo si diverte troppo. Alla fine Nadia se ne accorge ma ehi, gli addominali di Ipe sono sempre una bella vista.

    ...Beh non essere in imbarazzo, quando ero più piccola al Grande Cuore di Prometeo erano tutte innamorate di lui. Ho anche delle vecchie Titan card, le ho collezionate tutte! Guarda qua!



    Apro la zip del mio marsupio dimensionale pieno di pin vintage che ho allacciato in vita, infilo una mano dentro e dopo pochi tentativi finalmente riesco a raggiungere la custodia blu e oro delle card Titaniche che usavamo all'orfanotrofio per giocare tra di noi. Ovviamente, ero una campionessa. Non ho mai ceduto i doppioni però se non previo uno scambio equo. Spingo il bottone sulla custodia e ecco le card che si materializzano di fronte a me con uno schermo olografico: seleziono una di Iperione, la Platinum Edition, e si materializza fra le mie dita metalliche.

    Questa è quella col suo profilo migliore. Prendila, ne ho un'altra! Colleziono un po' di tutto, nel laboratorio ho un sacco di action figures. Avevo anche i poster ma li abbiamo tolti ora che Giapeto fa cucù dal muro in maniera assolutamente random.



    Devi sapere Nadia, che Callisto è una di quelle che chiamano "Bambina delle stelle". Umana cresciuta totalmente nella Torre Nera. Adesso è una persona importante, ma quando è entrata nel bar qui da me beveva solo il latte delle mucche di Devron 45. - C'è un po' di nostalgia nelle parole di Zoerglath. Anche lui mi vuole un po' bene, in fondo ai suoi tre cuori. Lo vedo sistemare il suo schermo e servire con una proiezione di sé stesso l'alieno simile a uno scorfano dall'altra parte del bancone.

    Ah Giapeto è sempre indisposto. O impegnato. Pensa, mi ha spedito contro un drago corrotto per il mio test di prova di pilotaggio. Ha i suoi modi, è un po' così, ma se è in buona è uno zucchero. Iperione non ho avuto l'occasione di parlarci, ma una volta è entrato in laboratorio e mi ha fatto ciao ciao con la mano! Vorrei abbracciarlo!



    Mando giù il mio ultimo boccone e butto giù il Margarita al mezcal reposado che mi ha fatto conoscere la signora che viene qui ogni tanto che Zorglath ha gentilmente allungato verso di noi e che col chili sta da Dio.

    ...Certo a meno che tu non sia gelosa.

    Rido sotto i baffi, cercando di distogliere lo sguardo da 101 che sta pomiciando con un'aliena a forma di polpo rosa.


    narrato • parlatopensatodawsonld-100
    NOME Callisto "Cally" Astrion
    CASTA Giganti
    ENERGIA Rossa
    ADAMAS LD-100 - Ladon {IV}

    STATUS FISICO OK
    STATUS MENTALE quasi ubriaca
    STATUS ADAMASSta pomiciando un polpo.

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    Cosmo Straordinario
    Ci sono due modi di spiegare questa cosa: posso andare full scienza e provare con i termini tecnici ma non mi basterebbe un trattato, quindi… In pratica io lo chiamo il Grande BOOM: Il cosmo di L.D 100 a piena potenza è devastante, veramente mi basta poco sia in termini di tempistiche sia in termini di sforzo per accumulare una grande quantità di energia cosmica e riversarla su qualsiasi cosa mi stia davanti (sono una persona non violenta fondamentalmente, se devo proprio usare il Grande BOOM devo avere un ottimo motivo, anche perché non stiamo parlando di fuochi di artificio, questa è energia cosmica pura e condensata da meccanismi quantici molto complessi ma…Ok ok andiamo avanti) . Quindi ricapitolando, una deflagrazione della mia energia cosmica risulta più massiccia anche con uno sforzo più contenuto e dargli diverse forme, certo non parlo di ricreare il Central Perk in miniatura con il cosmo, qualcosa più nello stile giganormici laser sparati dalle bocche delle teste (che poi, dire “testa” è una bestemmia, dato che si tratta di quantum core che sfruttano le proprietà di entanglement per creare connessioni sinaptiche a livello subatomico) o quando semplicemente voglio fare KaboOm e far esplodere tutto intorno a me, insomma, è un gran casino. TTra un tizio che usa il cosmo in modo “ordinario” e me c’è la differenza che io ne posso gestire una maggiore quantità alla volta, certo questo implica un dispendio energetico da parte mia su lungo termine ma ehi sapete cosa disse il saggio, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Non vi consiglierei comunque di trovarvi davanti a me quando scelgo di vomitare cosmo dal mio Gigante, certo è uno spettacolo maestoso, ma potrebbe essere piuttosto distruttivo. C’è da dire che lo posso usare anche per difendermi, che lo rende ancora più figo, costruendo “muri” o “cupole” se qualcuno PROPRIO deve fare brutto a L.D 100, cosa che gli sconsiglierei caldamente.

    Illusioni Mentali
    Allora Illusioni fa molto Nolan 2006, però del resto “trasmissione a proiezione neuronale multisensoriale” è lungo da dire e risulta di difficile comprensione. Diciamo che sono riuscita a trovare un modo per inviare degli impulsi mentali che possono essere recepiti dalla corteccia prefrontale degli esseri senzienti. Tramite questi sarei in grado di trasmettere immagini e sensazioni in maniera molto verosimile, anche nel tentativo di danneggiare il sistema nervoso altrui. Metaforicamente, è come se avessi una console immaginaria sulla quale premere diversi tasti
    Tastino n. 1 Posso mostrare una serie di immagini nel tentativo di far vivere un’esperienza totalmente immersiva allo spettatore, cercaando di fargli credere di essere sulla spiaggia di Lost o di venire rincorso dagli zombie. Sarebbe terribilmente realistico in ogni caso, ma se il colpo mentale andasse a segno, succederebbe tutto nella sua testa.Fico, vero?
    Tastino n. 2 Posso mandare un impulso per far vivere qualcosa di particolarmente traumatico e/o ricordare una bruttissima esperienza del passato, una fobia, qualcosa di doloroso che ha lasciato un segno nella mente del disgraziato. Di solito, mi godo la visione con dei popcorn.
    Tastino n. 3 Male. Male male male. Ehsì il tastino n. 3 è quello del dolore puro e semplice, un impulso che andrebbe a stimolare delle connessioni che simulano i nocicotteri del dolore, a volte in maniera così intensa da traumatizzare il sistema nervoso e lasciare degli strascichi per un bel po’ se non si dispone di adeguate difese mentali o di sufficiente forza di volontà per resistere al colpo.
    Tastino n. 4 E se mi mandano proprio in bestia, lo vedete quanto scritto sopra? Posso farlo tutto insieme! Quindi l’unico limite è la mia creatività, e modestamente ne ho a pacchi.

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