Eye to Eye

Role Korin - Elaine

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    Korin ♦ Saint di Atena ♦ Blue Warrior ♦ Energia Blu

    Eye to Eye

    - Chapter I -



    Era appena tornato dal medico, le cure stavano procedendo lentamente colte da piccole infezioni fastidiose. L’aveva visitato applicando cosmo lenitivo al suo corpo malconcio prima di rilegare busto e arti con delle nuove bende compressive che facevano uno stranissimo effetto sulla pelle mutilata. La parte messa peggio però era l’occhio sinistro al quale aveva dovuto subire un delicato intervento dopo quanto successo in Giappone. Era stato salvato, dicevano, ma avrebbe avuto bisogno di tempo per guarire e per tornare funzionale al 100%. Anche lui era stato nascosto dietro ad un grosso cerotto ed una benda temporanea che impediva l’arrivo di troppa luce alla cornea già dolorante.

    L’occhio sano passava in rassegna il bancone della cucina, vuoto se non per le due scatole di farmaci da assumere e un bel bicchiere d’acqua per mandare giù le pastiglie. La sua casa, un monolocale molto piccolo, era buia e silenziosa, pulita se non per le lenzuola appena macchiate dall’ulltima ferita apertasi durante la notte e per i fogli sparsi sul tavolino del “soggiorno” sui quali cercava di studiare l’italiano. Era più facile del greco visto che usava una forma di scrittura, l’alfabeto inglese, a lui ben noto, ma altrimenti sembrava uno scoglio insormontabile.

    Gli avevano prescritto riposo completo per quei giorni, ma non riusciva a stare con le mani in mano. Non potersi allenare o fare la guardia sulle mura o prendere parte alle missioni lo annoiava nel migliore dei casi, lasciandolo completamente vuoto nel peggiore, depresso persino. Odiava quel vuoto. Odiava non avere uno scopo, un’occupazione, qualcosa su cui poggiare la sua mente e il suo fisico.
    Aveva paura del vuoto. C’era gente che lo giudicava lì fuori. Poteva vedere i loro occhi, i Suoi occhi nell’oscurità. Aveva paura di restare con le mani in mano, immobile nel tempo e nello spazio. Già non faceva abbastanza. I suoi sforzi, le sue poche vittorie e le molte sconfitte, non avevano fatto progredire un bel niente. La Grecia era ancora rinchiusa fra quattro mura, le alleanze erano più sottili che mai, c’erano due black le cui parole lo tormentavano e là fuori c’era un daimon con in mano una sua compagna, un membro della Fondazione, una sua amica e un’anomalia.
    La verità era come quelle due maledette pillole, troppo dura da mandar giù anche sotto litri e litri d’acqua.
    Era come diceva il nero del Vietnam, qualunque cosa facesse era neve che lui faceva scendere e che si scioglieva prima di attecchire al suolo.
    Una parola con la F, un respiro e mise le due pillole in bocca alzando la testa verso l’altro prima di calare l’intero bicchiere giù per la gola. Odiava la sensazione di annegare, odiava l’acqua, il mare, il fondo scuro, il vuoto, eppure quella maledetta sensazione era anche l’unica con cui affogare i dispiaceri, quegli stessi che non poteva più affogare nell’alcool proibitogli con quei medicinali.
    Non gli importava cosa dicevano i medici, non sarebbe rimasto a girarsi i pollici. Non sarebbe rimasto in quella casa le cui pareti, soprattutto alla testa del letto, erano tappezzate di mementi di quanto facesse schifo.
    No, sarebbe uscito a fare un giro per Rodorio, magari comprare qualcosa per il pranzo, guardare gli addestrandi dagli spalti, o magari, perché no, andare a fare la conoscenza del nuovo gold saint di cui aveva sentito parlare. Una lei, dicevano, una nuova santa dell’ariete che avrebbe sostituito un a lungo scomparso Ys.

    Indossò la sua armatura che sembrava appena più pesante sulle ferite, uscendo strizzò gli occhi doloranti al cambio della luminosità e si incamminò verso la prima casa dello zodiaco, convinto che avrebbe trovato lì la sua nuova custode, ma le guardie del luogo lo indirizzarono piuttosto verso un’altra casa, quasi anonima fra le altre. Quello gli diede subito un buon vibe: gli faceva piacere vedere un gold vivere in mezzo agli uomini che proteggeva piuttosto che isolarsi da essi per abitare nelle dodici dimore sacre.

    Arrivato sulla soglia della casa indicatagli bussò alla porta.


    Statistiche

    Stato Fisico: Busto e braccia completamente bendati, così come l’occhio sinistro. In via di guarigione.

    Stato Mentale: Oziare non fa per me, andiamo a conoscere cose!

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Indossata

    Riassunto:
    - Knock knock
    - Chi è?
    - Korin
    - Korin chi?
    - Koriandolo per quanto mi fanno a pezzi.

    Nah scherzo, piccola Slice of Life e quindi vengo a trovarti a casa


     
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    elaine gold aries {VII} energia blu

    Eye to Eye
    post I

    Era uscita a comprare farina, olio, acqua e carne di maiale da portare a casa dei genitori, armata di tracolla ed un piccolo portafoglio di cuoio marrone. Quando poteva Elaine preferiva mangiare dai suoi e passare del tempo in famiglia, lasciando da parte le preoccupazioni e gli orrori delle continue battaglie per far posto alla normalità. Essere in grado di manipolare il cosmo, di resistere ai traumi fisici e psicologici più di chiunque altro ed accettare la morte dei propri compagnicome fosse la cosa più naturale del mondo era semplicemente... troppo.

    "Anche noi siamo esseri umani, farei meglio a non dimenticarmelo"

    Dopo aver pagato alla cassa alzò gli occhi al cielo e si colpì la fronte col palmo della mano, sbuffando e trattenendo un'imprecazione assai poco signorile tra i denti. "Salsa di soia, cipollotti, carote, peperoni e zenzero. Ma dove ho la testa oggi?". Si voltò di scatto tuffandosi nuovamente nelle corsie del piccolo supermercato sotto gli sguardi attoniti dei clienti, facendo attenzione a non urtare o travolgere nessuno. Avrebbe potuto spostarsi con i suoi poteri o trasportare direttamente sul nastro della cassa i prodotti di cui aveva bisogno, ma sarebbe stato contro le regole, quelle che si era imposta di rispettare per conservare il più a lungo possibile l'agognata normalità. "Si è fatto davvero tardi, non è possibile..", affrettò il passo e recuperò dagli scaffali quello che aveva dimenticato, mettendosi in fila per pagare e rifiutando gentilmente il posto ceduto da un signore di mezza età, visibilmente preoccupato dall'ansietà dipinta sul suo volto pallido.
    Uscita dal locale, Elaine corse a perdifiato tra le strade di Rodorio, sfruttando ogni vicolo pur di accorciare il percorso fino a casa e, una volta giunta a destinazione, fu costretta a fermarsi bruscamente prima di finire addosso ad un ragazzo in armatura. «Oh...! Ciao, stavi cercando qualcuno?» disse con il fiato corto, realizzando di trovarsi di fronte ad uno dei cavalieri del Tempio. In quel momento la porta si aprì ed Ian Langley fece capolino, gli occhi verdi ed il sorriso ampio pronto ad accogliere la figlia e l'ospite inatteso.

    «Elaine, ce l'hai fatta eh? Forza, entra, se non diamo una mano alla mamma ci concerà per le feste!»

    Il signor Langley si fece da parte, invitando entrambi ad entrare con un gesto della mano. Indossava una camicia azzurra a righe bianche, le maniche tirate appena sopra il gomito lasciavano in vista un orologio dal quadrante rettangolare. Elaine rivolse un sorriso al giovane entrando brevemente in contatto con il suo cosmo, come se volesse salutarlo formalmente.

    «Vieni, entra pure, sei ancora in tempo per il pranzo. Spero ti piaccia la carne di maiale, altrimenti... beh, altrimenti troveremo qualcosa da cucinare!»

    Superò il padre facendo attenzione a non urtare la busta della spesa contro il telaio della porta.«Vieni, non essere timido, sei il benvenuto», ridacchiò il signor Langley indicando con un ampio gesto della mano il corridoio dell'abitazione. «Devi essere affamato a quest'ora. Raramente abbiamo ospiti, sarebbe un piacere averti con noi»

    feRRnnarrato parlato pensato Langley's

    Fisico Perfetto
    Mente Agitata, è in ritardo per il pranzo!
    Stato cloth Non indossata
    Riassunto azioni Sei ufficialmente invitato a pranzo :zizi:

    Heavenly Blacksmith

    Il retaggio degli alchimisti lemuriani continua a perpetrarsi, di generazione in generazione, attraverso il passaggio dei loro segreti più reconditi, tra i quali quelli della creazione e riparazione delle sacre armature che proteggono i cavalieri di Athena. Elaine è in grado di entrare in contatto e percepire l'anima di queste grazie ad una particolare modulazione del cosmo, comprendendone la natura, la storia ed i punti deboli così da poterle riparare attraverso degli specifici rituali. La manipolazione dell'Oricalco, del Gammanium e della Polvere di Stelle è uno dei tratti distintivi dei cavalieri dell'Ariete, portato di un'antichissima tradizione risalente all'epoca dei Re Santi, quando l'umanità era ancora schiava dell'antico Yig e, tutt'ora, l'unico metodo conosciuto per riparare le armature dei fedeli paladini del Grande Tempio.
    Attraverso il proprio cosmo Elaine è in grado di creare e sfruttare naturalmente la Polvere di stelle, riuscendo a scinderla nei suoi elementi costitutivi. Questo procedimento conduce alla formazione di due tipi di tecniche assolutamente peculiari, le Starlight Techniques e le Stardust Techniques.
    Nelle Starlight Techniques (☼) la componente luminosa è preponderante e consente al Custode della Prima Casa di sprigionarne il potere dannoso che si manifesta al semplice contatto con la materia. La profonda conoscenza del minerale, inoltre, permette ad Elaine di mantenere sopiti gli effetti dannosi della luce, così da utilizzare l'elemento esclusivamente in chiave strategica, ad esempio legandolo alla capacità di teletrasporto di cui lei stessa dispone o, in alternativa, o tentando di spostare un bersaglio contro la propria volontà [quest'ultimo caso è fortemente dipendente dal divario energetico]. In ultima istanza, ma non per questo meno importante, è utile rilevare che, attraverso la manipolazione della Polvere di Stelle, Elaine dispone della capacità di sigillare, qualora dovesse essercene bisogno, tutti quegli attacchi che interagiscono con la trama spaziale alterandola rispetto alla struttura originaria.
    Nelle Stardust Techniques (☀) la composizione peculiare della Polvere di Stelle, unita al cosmo del cavaliere dell'Ariete che ne amplifica la densità e l'emanazione, le rende, di fatto, estremamente pericolose anche per gli avversari che eguaglino il potere del cavaliere della Prima Casa. Elaine, nella preparazione di queste tecniche, può attingere facilmente a grandi quantità di cosmo [sempre nei limiti del proprio livello energetico] così da aumentarne la potenza e tentare di surclassare i propri nemici.


    Crystallized Ergo
    Padrona della propria mente al punto da essere considerata, anche tra i pari, la più esperta detentrice di poteri psicocinetici, Elaine ha raggiunto un livello di maestria tale nel controllo di questa capacità da riuscire a plasmare dei costrutti unici. Composti dall'aggregazione di quello che, percettivamente, appare come un cristallo diafano ed incredibilmente malleabile, tali costrutti sono in grado, all'interno di apposite tecniche, di interagire ed interferire con quei poteri considerati difficili da trattare. Il cavaliere, attraverso le tecniche difensive costitute dal cristallo, sarà in grado di difendersi da attacchi di natura spirituale, psionica o che vadano ad intaccare la struttura spaziale, come ad esempio le capacità di teletrasporto. Le formazioni cristalline prodotte saranno, sempre in base al divario energetico in gioco, difficili da distruggere, come se disponessero di durezza straordinaria; modellate in forme semplici, saranno però inadatte ad essere manipolate per portare azioni offensive dirette agli avversari.
    La massima espressione della resistenza ed elasticità del cristallo risiede nella capacità di deflettere, rilanciandole indietro al mittente, quelle degli avversari, tenendo sempre in considerazione l'eventuale differenza energetica. Differentemente dall'abilità costrutti, il cristallo psionico può essere sostenuto sul campo di battaglia dal cosmo di Elaine soltanto fino all'esaurimento del suo utilizzo.


    Reality Through Matter
    "Se la realtà è composta di materia, è nostro compito modellarla per poter proteggere le persone che amiamo". Le parole del vecchio mentore di Elaine sono state le fondamenta della sua dedizione alla causa di Athena, nonché lo stimolo necessario ad approfondire lo studio e quella che sarebbe diventata, col tempo, la maestria in uno dei poteri più complessi a disposizione dei cavalieri dell'Ariete: la psicocinesi. Grazie alla propria indomita volontà, Elaine è in grado di controllare e manipolare la materia in diversi modi, attraverso morse psicocinetiche, movimenti di oggetti nello spazio dopo che questi siano stati energizzati dal cosmo, oppure un maggior incremento delle prestazioni fisiche. La precisione della manipolazione dipende sempre dal livello energetico del cavaliere d'oro, ma le applicazioni consentite sono strabilianti. Un incremento di velocità, forza e perfino una rudimentale capacità di volare possono essere garantite dalla padronanza psicocinetica di Elaine, sebbene sia impossibile raggiungere l'efficienza ed il controllo propri delle abilità straordinarie. La perfetta concentrazione acquisita dalla custode della Prima Casa, unita a questo potere versatile, le permette di tentare di influenzare i movimenti dei propri nemici qualora il divario energetico lo consentisse, e di rivolgere contro di loro gli stessi attacchi che la minacciano [solo se il livello energetico del personaggio è superiore a quello dell'avversario].
    Qualora fosse proibitivo sfruttare la psicocinesi per rispedire le offensive al mittente [il livello energetico del personaggio è inferiore a quello dell'avversario], sarebbe ugualmente possibile defletterne una parte, strutturando la difesa in maniera consona rispetto al colpo ricevuto. Forte di questa capacità mentale fuori dall'ordinario, Elaine è in grado di difendersi da altri poteri ad essa correlati, quali illusioni o forme di influenza mentale in senso lato; l'integrità di un cavaliere si misura partendo dal perfetto equilibrio tra psiche, corpo e spirito.


    Reality Through Mind
    L'alterazione della realtà può dipendere da vari fattori, tra i quali quelli indotti dalla capacità di interferire con i cinque sensi delle creature e, nel caso di Elaine, anche con i sensi superiori, prerogativa dei guerrieri dotati di cosmo. Il potere mentale del cavaliere può generare miraggi, sensazioni illusorie e falsate del percepito estremamente realistiche, difficili da discernere e contrastare in assenza di capacità mentali altrettanto sviluppate, sempre rispettando il divario energetico presente tra Elaine e l'avversario. Tutto ciò che viene creato da questa abilità non è considerato dannoso a livello di interazione diretta, ma può dare l'impressione del dolore ed essere utilizzato per portare a compimento azioni diversive efficaci, complice la possibilità di riprodurre fedelmente l'emanazione cosmica di individui incontrati in precedenza dal cavaliere d'oro. Elaine, inoltre, è in grado di concretizzare l'energia mentale in un materiale unico che prende il nome di psicoplasma, le cui caratteristiche intrinseche gli consentono di interagire con altri oggetti aventi una propria fisicità. Esso è solido, semitrasparente ed inerte, completamente inodore e privo di particolarità che lo rendano identificabile attraverso il gusto e l'olfatto; uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderlo con il vetro. Facile da distruggere, anche col minimo sforzo, è tuttavia estremamente utile, in quanto riesce a dare sostanza fisica alle illusioni così da migliorarne la veridicità grazie ad una maggior presa sulle percezioni visive e tattili di chiunque vi entri in contatto.
    È possibile addirittura creare una forma umanoide in grado di sostenere il peso della propria armatura e farla muovere, attraverso comandi mentali, entro l'area di influenza del cavaliere che l'ha generata. Lo psicoplasma è, in ultima istanza, un rivestimento in grado di dar forma alla fantasia di Elaine qualora sia vincolato alle illusioni da lei prodotte, oppure un'ottima forma di difesa contro la pura energia mentale esercitata dai suoi avversari.

    The Shape of Knowledge: Grazie alla padronanza delle illusioni ambientali, Elaine può percepire, in chiave astratta e puramente concettuale, la natura dei pensieri e dei ricordi dei soggetti con i quali entra in contatto. Si tratta di una sintonia particolare che mette in relazione il cavaliere d'oro con il prossimo, permettendole di ricavare informazioni alle quali, normalmente, non avrebbe accesso, come la voce di un individuo presente in vecchio ricordo o la forma dei vestiti indossati. L'umore e gli stati d'animo possono essere intuiti a partire dalla conformazione dei pensieri del soggetto, visualizzati con colorazioni differenti che ne aiutino la comprensione [puramente scenico]. Perfino il carattere di un individuo può essere ricostruito, con grande sforzo energetico e di tempo, partendo dalla connessione dei singoli ricordi analizzati.


    Everything is Everywhere
    Maestra nella manipolazione della materia, Elaine riesce a sfruttare questa capacità imponendo al proprio corpo di aggirare i limiti spaziali imposti dalle leggi naturali, facendo leva sulle superiori abilità mentali di cui è detentrice. Spostare se stessa, persone consenzienti, oggetti o le tecniche a sua disposizione da un punto all'altro dello spazio attraverso un fenomeno di traslazione particolare, rende i bersagli in questione in grado di scomparire e riapparire con estrema fluidità, quasi non si fossero mai mossi. Ricorrere a questa capacità significa sostituire il normale movimento, aprendo una serie di possibilità strategiche che vanno ad accrescere l'arsenale tattico del cavaliere d'oro, tanto da rendere possibile perfino l'attraversamento delle dimensioni con il giusto apporto cosmico. Una sola volta per duello, inoltre, Elaine potrà evitare completamente sia gli attacchi a singolo bersaglio che ad area portati dai propri nemici.
    I bersagli non consenzienti ed i loro effetti personali, d'altro canto, potranno ugualmente subire gli effetti di traslazione spaziale causati da questa abilità a patto di essere toccati, direttamente o indirettamente [come nel caso di specifiche tecniche], dal potere in questione. La precisione degli spostamenti è legata al livello energetico del cavaliere dell'Ariete, ma la padronanza di questa abilità le consente di bruciare una quantità inferiore di cosmo, in vista del processo di traslazione, rispetto agli utilizzatori di poteri in grado di interagire con la struttura spaziotemporale della realtà.


    Divine's Blessing
    Amore, onore e protezione degli innocenti sono i pilastri sui quali è fondato il codice etico dell'ordine dei cavalieri di Athena, ed ognuno di loro pone l'accento, naturalmente, su quelli che ritiene più vicini al proprio modo di intendere la giustizia. Elaine crede che la difesa degli innocenti sia imprescindibile per conservare la purezza dell'umanità e, quando le sue forze vengono meno impedendogli di agire con la massima efficienza, entra in gioco la preghiera di grazia e benevolenza. Si tratta di un'invocazione ad Athena che consente al cavaliere d'oro di operare in condizioni di forte impedimento [una singola volta per duello] come se non sussistessero affatto, sempre tenendo in considerazione lo status fisico, mentale e spirituale della giovane. Ferite debilitanti, potenti illusioni e addirittura la privazione dei sensi cesseranno momentaneamente di rappresentare degli ostacoli insormontabili per la custode della Prima Casa; la mancanza di arti o le menomazioni in genere, così come quei fattori puramente contestuali generati dagli avversari o presenti sul campo di battaglia, rimarranno tali.




    Tecniche


    Tsg8xIz


    Edited by Kalego - 14/4/2024, 14:59
     
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    - Chapter II -



    Stava ancora con il braccio alzato e le nocche della mano destra rivolte verso la porta aspettando una possibile risposta dagli inquilini che si nascondevano dietro di essa quando si ritrovò ad assistere ad una ragazza che stava per sbattergli contro, ma lì era anche colpa sua visto che la benda gli impediva di vedere bene verso quel lato, e la porta aprirsi rivelando un signore che pareva decisamente più interessato alla ragazza con la spesa che a lui in armatura. La cosa lo stranì: non è da tutti i giorni vedere un cavaliere di Atena venire a bussare alla propria dimora. Si aspettava un’accoglienza più sorpresa, cosa che non avvenne affatto. Possibile che in quella casa fossero ormai abituati ad avere visite del genere? Era per il nuovo cavaliere d’oro in famiglia, sempre che non avesse sbagliato casa, o quella famiglia faceva parte da sempre degli uomini più vicini ai cavalieri. Che fosse la guardia dei dorati o simili?
    « No no, veramente cercavo il Gold saint di Ariete, mi hanno detto che potevo trovarlo da queste parti, ma potrei aver sbagliato posto. Lei è molto gentile signore, ma non voglio disturbare. » L’imbarazzo gli si dipinse sul volto e alzò le mani in sua difesa, non voleva intromettersi in una famiglia altrui, tanto meno in un momento di riunione come potevano esserlo i pranzi.
    Solo il brillare del cosmo di lei gli fece sorgere il dubbio che la persona che avesse di fronte e che l’aveva appena oltrepassato per entrare in casa fosse effettivamente la persona che stava cercando.

    L’uomo, coadiuvato dalla ragazza, intervenne ancora invitandolo a pranzare con loro e Korin, ancora più imbarazzato di prima cercò di rifiutare l’offerta solo per ritrovarsi ad oltrepassare la soglia di casa, ma non prima di aver fatto dissipare sia l’elmo sia i gambali dell’armatura, entrambi come segno di rispetto verso la dimora che stava varcando e la gente che la abitava.
    « Difficile essere schizzinosi di questi tempi, signori, ma davvero non fatevene un problema, mi sentirei in colpa ad approfittare della vostra ospitalità, non invitato per giunta. Volevo solo conoscere il mio nuovo compagno d’arme e superiore. Posso passare più tardi o un altro giorno. » Riprese cercando di non vagare con lo sguardo sulla loro dimora, una completamente diversa da quella che lui chiamava casa; era più luminosa, accogliente, calda persino, come lo era la sua a Datong metà vita prima, ben diversa dalle stanze fredde, cubiche e spartane in cui aveva dormito per i restanti anni della sua vita. Faceva così strano sentire quel calore e pensare che non gli apparteneva e che, con le scelte fatte, non gli sarebbe mai più appartenuto.
    Forse avrebbe dovuto girarsi e andarsene e con la velocità di cui disponeva difficilmente lo avrebbero potuto fermare. Però sarebbe anche stato estremamente scortese da parte sua. Arrossi leggermente non sapendo bene cosa fare e rimanendo impalato come uno stoccafisso alla ricerca di un ordine che lo sciogliesse dalla rigidità. Affrontare i Caduti anche quelli più potenti ed uscirne vittorioso era diecimila volte più facile.
    « B-buongiorno » cercò di indirizzare le sue parole a tutti gli inquilini, ma a nessuno in particolare, facendo nota la sua possibilmente scomoda presenza. « E’ permesso? » Era già dentro, ma tanto valeva sapere se tutti fossero o meno d’accordo con la sua presenza. « Comunque signori, non preoccupatevi, sono abituato a mangiare quando capita. Sapete con tutte le missioni che vai e non sai quando torni… » se torni « Non fatevi problemi per me, cucinate solo per voi. »

    Alzò gli occhi al soffitto, quindi metaforicamente al cielo maledicendosi per la bizzarra situazione in cui si era andato a cacciare. Sperò, pregò tutti gli spiriti che suonasse l’allarme proprio in quel momento, che lo chiamassero dalla GRADO anche per la più stupida delle quisquilie. Andava bene qualunque cosa potesse portarlo fuori da lì. Persino il piombare in quella stressa casa di Rain avrebbe reso la situazione meno tesa. « Oh… mi chiamo Korin comunque. »


    Statistiche

    Stato Fisico: Busto e braccia completamente bendati, così come l’occhio sinistro. In via di guarigione.

    Stato Mentale: Confort zone? Quale?

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Indossata tranne gambali e elmo.

    Riassunto: //



     
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    Eye to Eye
    post II

    «Per carità, siamo felicissimi di averti con noi! Vieni in cucina, potremo scambiare due chiacchiere tutti insieme mentre le signore Langley si danno da fare ai fornelli. Il maiale lo cucino meglio io, ma sono stato letteralmente cacciato dal piano cottura, ci crederesti?»

    Il signor Langley sussurrò a Korin l'ultima frase fingendo uno sdegno quasi caricaturale prima di lasciarsi sfuggire una risatina. Il salotto era arredato con mobili di legno modesti, un grande divano di stoffa scura e delle foto incorniciate ed appese ai muri che raffiguravano vari soggetti. Molte di queste raffiguravano Elaine ancora adolescente, i capelli neri lunghi e scompigliati ed un sorrisetto timido rivolto all'obiettivo della macchina fotografica che l'aveva immortalata in questa o quella situazione particolare. C'erano alcune foto di famiglia, altre insieme agli amici delle scuole superiori ed un paio scattate durante la festa di diploma. Sebbene fosse un appartamento nella norma, la disposizione e la scelta degli arredamenti denotavano un certo gusto artistico.
    Dalla cucina si levò la voce di Jane Langley che li invitava a prendere posto a tavola per stuzzicare l'appetito con un piccolo antipasto a base di verdure fritte, sottoli e formaggio.

    «Preferisci dell'acqua oppure del vino? Per sicurezza li mettiamo entrambi, così se abbiamo voglia di festeggiare non dobbiamo alzarci nel bel mezzo del pasto»

    Con un gesto d'intesa, il signor Langley entrò per primo in cucina e prese posto a capotavola, alzando entrambe le mani in segno di resa.

    «È possibile sedersi, signore?»

    «Non fare lo scemo papà, metterai Korin in imbarazzo»

    Evidentemente Elaine doveva aver sentito il suo nome prima di prendere posto vicino alla madre. Scosse il capo sorridendo e si rivolse nuovamente al compagno di casta.

    «Fai finta di nulla, cerca solo di metterti a tuo agio con scarsi risultati. Sono Elaine, piacere di conoscerti Korin»

    L'odore di maiale marinato e peperoni grigliati iniziò a spandersi nella stanza e lo sfrigolio melodioso, appena accennato del grasso, accompagnò le parole della giovane custode.

    «Sei appena tornato da una missione? Per la miseria se sei conciato male! Beh, ti capisco, a me non va poi così diversamente. Sembra che attiri guai ovunque vada»

    La signora Langley, rimasta in silenzio fino a quel momento, la interruppe.

    «Elly... »

    «Tranquilla mamma niente lavoro o, comunque, niente particolari truculenti durante il pranzo, promesso»

    Prima di servirsi una generosa dose di formaggio e verdure, Ian spinse delicatamente due cestini di vimini coperti da tovaglioli verso Korin, invitandolo implicitamente a riempirsi il piatto.

    «Non fare complimenti, ce n'è per un intero esercito. Ogni volta che madre e figlia cucinano insieme diventa una specie di gara a chi svuota per prima il frigorifero»

    Elaine ridacchiò, tirando al padre uno degli strofinacci puliti attaccati alle ante del piano cottura. La signora Langley portò a tavola un grande tegame di coccio fumante pieno di carne di maiale, patate, cipollotti e peperoni, rivolgendo un sorriso cordiale a Korin.

    «Benvenuto a casa Langley. Avrei potuto prepare qualcos'altro da mangiare se Elly non si fosse svegliata tardi per andare a fare la spesa. Poco male, adesso abbiamo una scusa per invitarti di nuovo, non trovi?»

    Jane era una bella donna sui quarant'anni, i capelli biondi portati scalati sopra le spalle ed i tratti del volto delicati, sottili, quasi eterei. La sua figura minuta avrebbe dovuto esprimere fragilità e debolezza, ma era esattamente l'opposto. I modi decisi e lo sguardo intenso trasmettevano forza e determinazione; Elaine sembrava aver ripreso quei tratti dalla madre. Con uno sbuffo, la ragazza prese ad impastare i panini al vapore.

    «Va bene è colpa mia, hai ragione. Avrei dovuto svegliarmi prima, ma ero troppo stanca e ho preferito poltrire nel letto. Ovviamente puoi tornare quando vuoi, ci sarà sempre posto per te»


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    J. Langley

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    Mente It's fine
    Stato cloth Non indossata
    Riassunto azioni Continuiamo :caffe:

    Heavenly Blacksmith

    Il retaggio degli alchimisti lemuriani continua a perpetrarsi, di generazione in generazione, attraverso il passaggio dei loro segreti più reconditi, tra i quali quelli della creazione e riparazione delle sacre armature che proteggono i cavalieri di Athena. Elaine è in grado di entrare in contatto e percepire l'anima di queste grazie ad una particolare modulazione del cosmo, comprendendone la natura, la storia ed i punti deboli così da poterle riparare attraverso degli specifici rituali. La manipolazione dell'Oricalco, del Gammanium e della Polvere di Stelle è uno dei tratti distintivi dei cavalieri dell'Ariete, portato di un'antichissima tradizione risalente all'epoca dei Re Santi, quando l'umanità era ancora schiava dell'antico Yig e, tutt'ora, l'unico metodo conosciuto per riparare le armature dei fedeli paladini del Grande Tempio.
    Attraverso il proprio cosmo Elaine è in grado di creare e sfruttare naturalmente la Polvere di stelle, riuscendo a scinderla nei suoi elementi costitutivi. Questo procedimento conduce alla formazione di due tipi di tecniche assolutamente peculiari, le Starlight Techniques e le Stardust Techniques.
    Nelle Starlight Techniques (☼) la componente luminosa è preponderante e consente al Custode della Prima Casa di sprigionarne il potere dannoso che si manifesta al semplice contatto con la materia. La profonda conoscenza del minerale, inoltre, permette ad Elaine di mantenere sopiti gli effetti dannosi della luce, così da utilizzare l'elemento esclusivamente in chiave strategica, ad esempio legandolo alla capacità di teletrasporto di cui lei stessa dispone o, in alternativa, o tentando di spostare un bersaglio contro la propria volontà [quest'ultimo caso è fortemente dipendente dal divario energetico]. In ultima istanza, ma non per questo meno importante, è utile rilevare che, attraverso la manipolazione della Polvere di Stelle, Elaine dispone della capacità di sigillare, qualora dovesse essercene bisogno, tutti quegli attacchi che interagiscono con la trama spaziale alterandola rispetto alla struttura originaria.
    Nelle Stardust Techniques (☀) la composizione peculiare della Polvere di Stelle, unita al cosmo del cavaliere dell'Ariete che ne amplifica la densità e l'emanazione, le rende, di fatto, estremamente pericolose anche per gli avversari che eguaglino il potere del cavaliere della Prima Casa. Elaine, nella preparazione di queste tecniche, può attingere facilmente a grandi quantità di cosmo [sempre nei limiti del proprio livello energetico] così da aumentarne la potenza e tentare di surclassare i propri nemici.


    Crystallized Ergo
    Padrona della propria mente al punto da essere considerata, anche tra i pari, la più esperta detentrice di poteri psicocinetici, Elaine ha raggiunto un livello di maestria tale nel controllo di questa capacità da riuscire a plasmare dei costrutti unici. Composti dall'aggregazione di quello che, percettivamente, appare come un cristallo diafano ed incredibilmente malleabile, tali costrutti sono in grado, all'interno di apposite tecniche, di interagire ed interferire con quei poteri considerati difficili da trattare. Il cavaliere, attraverso le tecniche difensive costitute dal cristallo, sarà in grado di difendersi da attacchi di natura spirituale, psionica o che vadano ad intaccare la struttura spaziale, come ad esempio le capacità di teletrasporto. Le formazioni cristalline prodotte saranno, sempre in base al divario energetico in gioco, difficili da distruggere, come se disponessero di durezza straordinaria; modellate in forme semplici, saranno però inadatte ad essere manipolate per portare azioni offensive dirette agli avversari.
    La massima espressione della resistenza ed elasticità del cristallo risiede nella capacità di deflettere, rilanciandole indietro al mittente, quelle degli avversari, tenendo sempre in considerazione l'eventuale differenza energetica. Differentemente dall'abilità costrutti, il cristallo psionico può essere sostenuto sul campo di battaglia dal cosmo di Elaine soltanto fino all'esaurimento del suo utilizzo.


    Reality Through Matter
    "Se la realtà è composta di materia, è nostro compito modellarla per poter proteggere le persone che amiamo". Le parole del vecchio mentore di Elaine sono state le fondamenta della sua dedizione alla causa di Athena, nonché lo stimolo necessario ad approfondire lo studio e quella che sarebbe diventata, col tempo, la maestria in uno dei poteri più complessi a disposizione dei cavalieri dell'Ariete: la psicocinesi. Grazie alla propria indomita volontà, Elaine è in grado di controllare e manipolare la materia in diversi modi, attraverso morse psicocinetiche, movimenti di oggetti nello spazio dopo che questi siano stati energizzati dal cosmo, oppure un maggior incremento delle prestazioni fisiche. La precisione della manipolazione dipende sempre dal livello energetico del cavaliere d'oro, ma le applicazioni consentite sono strabilianti. Un incremento di velocità, forza e perfino una rudimentale capacità di volare possono essere garantite dalla padronanza psicocinetica di Elaine, sebbene sia impossibile raggiungere l'efficienza ed il controllo propri delle abilità straordinarie. La perfetta concentrazione acquisita dalla custode della Prima Casa, unita a questo potere versatile, le permette di tentare di influenzare i movimenti dei propri nemici qualora il divario energetico lo consentisse, e di rivolgere contro di loro gli stessi attacchi che la minacciano [solo se il livello energetico del personaggio è superiore a quello dell'avversario].
    Qualora fosse proibitivo sfruttare la psicocinesi per rispedire le offensive al mittente [il livello energetico del personaggio è inferiore a quello dell'avversario], sarebbe ugualmente possibile defletterne una parte, strutturando la difesa in maniera consona rispetto al colpo ricevuto. Forte di questa capacità mentale fuori dall'ordinario, Elaine è in grado di difendersi da altri poteri ad essa correlati, quali illusioni o forme di influenza mentale in senso lato; l'integrità di un cavaliere si misura partendo dal perfetto equilibrio tra psiche, corpo e spirito.


    Reality Through Mind
    L'alterazione della realtà può dipendere da vari fattori, tra i quali quelli indotti dalla capacità di interferire con i cinque sensi delle creature e, nel caso di Elaine, anche con i sensi superiori, prerogativa dei guerrieri dotati di cosmo. Il potere mentale del cavaliere può generare miraggi, sensazioni illusorie e falsate del percepito estremamente realistiche, difficili da discernere e contrastare in assenza di capacità mentali altrettanto sviluppate, sempre rispettando il divario energetico presente tra Elaine e l'avversario. Tutto ciò che viene creato da questa abilità non è considerato dannoso a livello di interazione diretta, ma può dare l'impressione del dolore ed essere utilizzato per portare a compimento azioni diversive efficaci, complice la possibilità di riprodurre fedelmente l'emanazione cosmica di individui incontrati in precedenza dal cavaliere d'oro. Elaine, inoltre, è in grado di concretizzare l'energia mentale in un materiale unico che prende il nome di psicoplasma, le cui caratteristiche intrinseche gli consentono di interagire con altri oggetti aventi una propria fisicità. Esso è solido, semitrasparente ed inerte, completamente inodore e privo di particolarità che lo rendano identificabile attraverso il gusto e l'olfatto; uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderlo con il vetro. Facile da distruggere, anche col minimo sforzo, è tuttavia estremamente utile, in quanto riesce a dare sostanza fisica alle illusioni così da migliorarne la veridicità grazie ad una maggior presa sulle percezioni visive e tattili di chiunque vi entri in contatto.
    È possibile addirittura creare una forma umanoide in grado di sostenere il peso della propria armatura e farla muovere, attraverso comandi mentali, entro l'area di influenza del cavaliere che l'ha generata. Lo psicoplasma è, in ultima istanza, un rivestimento in grado di dar forma alla fantasia di Elaine qualora sia vincolato alle illusioni da lei prodotte, oppure un'ottima forma di difesa contro la pura energia mentale esercitata dai suoi avversari.

    The Shape of Knowledge: Grazie alla padronanza delle illusioni ambientali, Elaine può percepire, in chiave astratta e puramente concettuale, la natura dei pensieri e dei ricordi dei soggetti con i quali entra in contatto. Si tratta di una sintonia particolare che mette in relazione il cavaliere d'oro con il prossimo, permettendole di ricavare informazioni alle quali, normalmente, non avrebbe accesso, come la voce di un individuo presente in vecchio ricordo o la forma dei vestiti indossati. L'umore e gli stati d'animo possono essere intuiti a partire dalla conformazione dei pensieri del soggetto, visualizzati con colorazioni differenti che ne aiutino la comprensione [puramente scenico]. Perfino il carattere di un individuo può essere ricostruito, con grande sforzo energetico e di tempo, partendo dalla connessione dei singoli ricordi analizzati.


    Everything is Everywhere
    Maestra nella manipolazione della materia, Elaine riesce a sfruttare questa capacità imponendo al proprio corpo di aggirare i limiti spaziali imposti dalle leggi naturali, facendo leva sulle superiori abilità mentali di cui è detentrice. Spostare se stessa, persone consenzienti, oggetti o le tecniche a sua disposizione da un punto all'altro dello spazio attraverso un fenomeno di traslazione particolare, rende i bersagli in questione in grado di scomparire e riapparire con estrema fluidità, quasi non si fossero mai mossi. Ricorrere a questa capacità significa sostituire il normale movimento, aprendo una serie di possibilità strategiche che vanno ad accrescere l'arsenale tattico del cavaliere d'oro, tanto da rendere possibile perfino l'attraversamento delle dimensioni con il giusto apporto cosmico. Una sola volta per duello, inoltre, Elaine potrà evitare completamente sia gli attacchi a singolo bersaglio che ad area portati dai propri nemici.
    I bersagli non consenzienti ed i loro effetti personali, d'altro canto, potranno ugualmente subire gli effetti di traslazione spaziale causati da questa abilità a patto di essere toccati, direttamente o indirettamente [come nel caso di specifiche tecniche], dal potere in questione. La precisione degli spostamenti è legata al livello energetico del cavaliere dell'Ariete, ma la padronanza di questa abilità le consente di bruciare una quantità inferiore di cosmo, in vista del processo di traslazione, rispetto agli utilizzatori di poteri in grado di interagire con la struttura spaziotemporale della realtà.


    Divine's Blessing
    Amore, onore e protezione degli innocenti sono i pilastri sui quali è fondato il codice etico dell'ordine dei cavalieri di Athena, ed ognuno di loro pone l'accento, naturalmente, su quelli che ritiene più vicini al proprio modo di intendere la giustizia. Elaine crede che la difesa degli innocenti sia imprescindibile per conservare la purezza dell'umanità e, quando le sue forze vengono meno impedendogli di agire con la massima efficienza, entra in gioco la preghiera di grazia e benevolenza. Si tratta di un'invocazione ad Athena che consente al cavaliere d'oro di operare in condizioni di forte impedimento [una singola volta per duello] come se non sussistessero affatto, sempre tenendo in considerazione lo status fisico, mentale e spirituale della giovane. Ferite debilitanti, potenti illusioni e addirittura la privazione dei sensi cesseranno momentaneamente di rappresentare degli ostacoli insormontabili per la custode della Prima Casa; la mancanza di arti o le menomazioni in genere, così come quei fattori puramente contestuali generati dagli avversari o presenti sul campo di battaglia, rimarranno tali.




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    - Chapter III -



    « Oh no, non preoccupatevi! » Alzò la destra sventolandola davanti al viso in pochi colpi ritmati per accompagnare le sue parole. Il pater familia dopotutto non aveva fatto nulla di male e i suoi commenti non erano la causa del suo imbarazzo; era solo un uomo che esprimeva se stesso con un’allegria difficilmente riscontrabile in un mondo caotico come quello in cui vivevano. Casomai era la figlia a fargli alzare il sopracciglio. In una famiglia tradizionale cinese non c'era posto per un figlio che diceva dietro al genitore. Se lo avesse fatto lui con il proprio padre andare a letto senza cena sarebbe stato il minimo. D'altronde però quella che aveva accanto era palesemente una famiglia di stampo occidentale quindi comportamenti del genere non erano nemmeno rari a vedersi.

    Aspettò che tutta la famiglia fosse riunita a tavola prima di prendere posto accanto a loro, alla sinistra del capotavola, avendo di fronte sua moglie e sua figlia. Ancora prima di spostare la sedia però richiamò l'armatura all'interno della collana che portava al collo nascondendolo nel ciondolo militare che apparve affianco al collega, all' interno della maglietta a maniche corte verde militare che indossava quel giorno sopra dei pantaloni comodi neri.

    « Non proprio » rispose alla domanda fattagli da Eleine. « Mi hanno tenuto in osservazione per qualche giorno, ragion per cui ho il veto di bere per un po’. » Incluse nella risposta anche quella da rivolgere al padre che gli aveva offerto acqua o vino. « Per farla molto breve ho avuto un pessimo incontro con un cavaliere nero. Ho provato a fermarlo, ma senza successo. » La vicenda era molto più lunga, ma come detto dalla madre era meglio evitare particolari troppo cruenti a tavola. Fosse stato per lui sarebbe anche stato fattibile parlare di sbudellamenti mentre si mangiava, ma si rendeva conto che militari e medici a parte quelli non erano discorsi che la gente comune avrebbe preso di buon gusto. « Per i miei standard però questo è solo un graffietto. » Cercò di buttarla sul ridere conscio però che anche l'umorismo nero non era per tutti. Più che altro un commento del genere poteva far loro immaginare quali altri incidenti aveva avuto se l’essere bendato ovunque era solo un graffio. Abbassò la testa mezzo imbarazzato osservando il piatto ancora vuoto. Non si era ancora servito nulla, ma d'altronde era giusto che a cominciare fossero i padroni di casa.

    Prima di servirsi e per sviare eventuali reclami, batté le mani fra loro unendole poi in una rapida preghiera agli spiriti, un segno di ringraziamento per l'essere ancora vivo e per avere cibo per un altro giorno. Ringraziò rapidamente anche gli spiriti della famiglia di Elaine sebbene quella fosse una cosa sconosciuta per gli occidentali. Li saluto battendo nuovamente le mani due volte quindi appoggiandole bene in vista sul tavolo dove sarebbero rimaste fino a fine pasto tranne per servirsi da mangiare. Cercò di prendere molto poco, d'altronde stava rubando il cibo altrui di fatto, ma di ogni pietanza, perché così voleva il galateo. « Buon appetito. » recitò anche per gli altri commensali che stavano prendendo il tutto con molta più tranquillità di quanto si sarebbe mai aspettato, come se avere ospiti fosse la quotidianità e non un evento rarissimo.

    La calma in casa Langley però non sembrava destinata a durare viste le frecciatine che volavano da un capo all’altro del tavolo, come gli strofinacci. Di nuovo Korin non poté che sentirsi fuori posto a quel tavolo. Erano davvero così irrispettosi gli occidentali? Il problema doveva essere di nuovo la sua differente e ferrea educazione. « Vi prego signori, smettete di farvi problemi per me. Non avrei nemmeno dovuto essere qui! » insistette cercando di mettere una pezza alle diverse parti contrastanti. Non voleva veder nascere una lotta intestina solo per la sua presenza, o avrebbe iniziato a pensare di essere maledetto. Avrebbe spiegato il motivo dei suoi vari spostamenti alla GRADO, quindi la sua chiusura al Santuario, quindi ancora il modo in cui la sua sola presenza sembrava far arrabbiare chiunque.

    Nel tutto cercò di scusare Elaine per la sua procrastinazione, anche se dovette stortare il naso a quella rivelazione. Se cominciava a cedere appena diventata Gold come avrebbe retto i mesi, gli anni di continuo combattere? « Io non sono un tipo che procrastina però se devo scegliere un momento per farlo credo di capire vostra figlia. Sempre meglio adesso che prima di una missione... Chi lo sente poi il Gran Sacerdote? » Cercò nuovamente di buttarla sul ridere ricordando con una punta di amarezza la possibile rabbia dell' uomo quando era corso ad incontrarlo alla seconda casa. Affogò il discorso nel cibo divenuto istantaneamente interessante per come la luce colpiva i peperoni oliati, o come la carne sfrigolava e il grasso brillava sotto la luce che entrava dalla finestra.

    Uno spizzico di qua, uno di là cercò di mangiare tutto quello che si era servito, ma non fu per niente difficile. Il galateo orientale imponeva che si lasciasse qualche mozzico nel piatto per significare di aver gradito e di essere sazi, cosa che al contrario era malvista dagli occidentali, ma quella regola era ormai un brandello semi dimenticato nella mente del giovane cinese. Dopo tutti gli anni passati in compagnie multietniche si mangiava e basta. « E’ veramente buono comunque. Complimenti alle chef. » Alzò il proprio bicchiere riempito d’acqua in una sorta di brindisi fasullo per onorare anche a gesti il pasto che andava consumando e chi lo aveva preparato.

    Per cercare di colmare il vuoto poi e magari evitare l’ennesima faida familiare cercò un qualche argomento di cui poter discutere a tavola. « Ho visto che avete diverse foto di famiglia appese alle pareti. Siete fortunati ad aver salvato così tanto dall’Armageddon, molti che non hanno praticamente nulla della loro vita precedente. » molti ne aveva visti, ma si riferiva anche e soprattutto a se stesso. Non era riuscito a portar via niente dalla sua vecchia casa in Cina e da allora tutto ciò che aveva gli era stato data, compresa l’unica e piccolissima foto di sua madre.
    « Ma forse siete sempre stati di qui… Ho dato per scontato foste dei rifugiati per l’accento delle vostre voci. Mi pare vagamente…. dell’Inghilterra… credo? »


    Statistiche

    Stato Fisico: Busto e braccia completamente bendati, così come l’occhio sinistro. In via di guarigione.

    Stato Mentale: Imbarazzato

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Non Indossata.

    Riassunto: //



     
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    elaine gold aries {VII} energia blu

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    post III

    Elaine sollevò un sopracciglio alla menzione del cavaliere nero che sembrava aver dato parecchio filo da torcere a Korin. «Anche tu sei stato attaccato da un alchimista? Com'era? quello che ha cercato di farmi fuori controllava una specie di cristallo nero in grado di interferire con i processi cognitivi, o comunque di manipolarti per indurti a fare determinate azioni». Con un'occhiataccia, Jane pose fine alla curiosità della figlia che ricambiò lo sguardo infastidito della madre con aria innocente. «Ehm... comunque ci hai preso in pieno. Si, siamo inglesi e veniamo da Nottingham, ci siamo rifugiati qui durante lo scoppio dell'Armageddon. I contatti di papà ci hanno dato la possibilità di guadagnare un po' di tempo prima di lasciare casa, così siamo riusciti a recuperare alcune cose, come le foto che hai visto in salotto». Le espressioni spensierate dei Langley lasciarono il posto a smorfie contrite, come se la semplice menzione di quel periodo riportasse alla mente dei ricordi dolorosi, sepolti ma mai completamente superati.
    «Sono contenta che il maiale ti piaccia, a volte mi capita di farlo cuocere troppo. Mamma invece è la maestra delle salse e dei condimenti», sorrise stringendo delicatamente la spalla di Jane. Si sporse verso la pentola e riempì il piatto di Korin, pensando che fosse troppo timido per mangiare a dovere. «Dove abiti? Ti sei sistemato in uno dei monolocali in zona? Prima o poi toccherà anche a me trasferirmi, magari potresti consigliarmene qualcuno» disse tornando a sedersi dopo aver fatto il bis a sua volta. Sapeva di doversi trasferire e lasciare che i genitori conducessero una vita tranquilla, finalmente liberi dalla preoccupazione di dover badare ad una figlia testarda ed immatura, ma voleva ugualmente proteggerli, rimanere vicino a loro per poter intervenire qualora fosse stato necessario. "È anche vero che sono cambiate tante cose da quando siamo arrivati in Grecia" rifletté versandosi dell'acqua. I suoi doveri da cavaliere d'oro, ad esempio, le imponevano lunghi periodi di assenza da Rodorio e dal Santuario così, quando ne aveva l'opportunità, cercava di passare del tempo in famiglia, dimenticandosi del ruolo che rivestiva e del tormento che le stringeva il cuore ogni volta che assisteva alla distruzione portata dalla Corruzione. «Scusami, ti sto bombardando di domande senza nemmeno lasciarti la possibilità di farne a tua volta. Se c'è qualcosa che vuoi chiedermi fa' pure, ma devo confessarti che so ancora molto poco della storia o dei piani del Grande Tempio. Ho recuperato da meno di un mese l'armatura dell'Ariete e faccio fatica a ritagliare qualche ora durante la settimana per me stessa. Per il resto... beh, sono a disposizione!»
    Scrollò le spalle rivolgendogli un sorriso, poi s'infilò un cucchiaio di maiale e peperoni in bocca strizzando gli occhi, come se avesse addentato un pezzo di carbone ardente. «Scotta!»

    feRRnnarrato parlato pensato I. Langley
    J. Langley

    Fisico Perfetto
    Mente It's fine
    Stato cloth Non indossata
    Riassunto azioni Ma quindi... anche lei è stato attaccato dall'uomo in nero?

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    Il retaggio degli alchimisti lemuriani continua a perpetrarsi, di generazione in generazione, attraverso il passaggio dei loro segreti più reconditi, tra i quali quelli della creazione e riparazione delle sacre armature che proteggono i cavalieri di Athena. Elaine è in grado di entrare in contatto e percepire l'anima di queste grazie ad una particolare modulazione del cosmo, comprendendone la natura, la storia ed i punti deboli così da poterle riparare attraverso degli specifici rituali. La manipolazione dell'Oricalco, del Gammanium e della Polvere di Stelle è uno dei tratti distintivi dei cavalieri dell'Ariete, portato di un'antichissima tradizione risalente all'epoca dei Re Santi, quando l'umanità era ancora schiava dell'antico Yig e, tutt'ora, l'unico metodo conosciuto per riparare le armature dei fedeli paladini del Grande Tempio.
    Attraverso il proprio cosmo Elaine è in grado di creare e sfruttare naturalmente la Polvere di stelle, riuscendo a scinderla nei suoi elementi costitutivi. Questo procedimento conduce alla formazione di due tipi di tecniche assolutamente peculiari, le Starlight Techniques e le Stardust Techniques.
    Nelle Starlight Techniques (☼) la componente luminosa è preponderante e consente al Custode della Prima Casa di sprigionarne il potere dannoso che si manifesta al semplice contatto con la materia. La profonda conoscenza del minerale, inoltre, permette ad Elaine di mantenere sopiti gli effetti dannosi della luce, così da utilizzare l'elemento esclusivamente in chiave strategica, ad esempio legandolo alla capacità di teletrasporto di cui lei stessa dispone o, in alternativa, o tentando di spostare un bersaglio contro la propria volontà [quest'ultimo caso è fortemente dipendente dal divario energetico]. In ultima istanza, ma non per questo meno importante, è utile rilevare che, attraverso la manipolazione della Polvere di Stelle, Elaine dispone della capacità di sigillare, qualora dovesse essercene bisogno, tutti quegli attacchi che interagiscono con la trama spaziale alterandola rispetto alla struttura originaria.
    Nelle Stardust Techniques (☀) la composizione peculiare della Polvere di Stelle, unita al cosmo del cavaliere dell'Ariete che ne amplifica la densità e l'emanazione, le rende, di fatto, estremamente pericolose anche per gli avversari che eguaglino il potere del cavaliere della Prima Casa. Elaine, nella preparazione di queste tecniche, può attingere facilmente a grandi quantità di cosmo [sempre nei limiti del proprio livello energetico] così da aumentarne la potenza e tentare di surclassare i propri nemici.


    Crystallized Ergo
    Padrona della propria mente al punto da essere considerata, anche tra i pari, la più esperta detentrice di poteri psicocinetici, Elaine ha raggiunto un livello di maestria tale nel controllo di questa capacità da riuscire a plasmare dei costrutti unici. Composti dall'aggregazione di quello che, percettivamente, appare come un cristallo diafano ed incredibilmente malleabile, tali costrutti sono in grado, all'interno di apposite tecniche, di interagire ed interferire con quei poteri considerati difficili da trattare. Il cavaliere, attraverso le tecniche difensive costitute dal cristallo, sarà in grado di difendersi da attacchi di natura spirituale, psionica o che vadano ad intaccare la struttura spaziale, come ad esempio le capacità di teletrasporto. Le formazioni cristalline prodotte saranno, sempre in base al divario energetico in gioco, difficili da distruggere, come se disponessero di durezza straordinaria; modellate in forme semplici, saranno però inadatte ad essere manipolate per portare azioni offensive dirette agli avversari.
    La massima espressione della resistenza ed elasticità del cristallo risiede nella capacità di deflettere, rilanciandole indietro al mittente, quelle degli avversari, tenendo sempre in considerazione l'eventuale differenza energetica. Differentemente dall'abilità costrutti, il cristallo psionico può essere sostenuto sul campo di battaglia dal cosmo di Elaine soltanto fino all'esaurimento del suo utilizzo.


    Reality Through Matter
    "Se la realtà è composta di materia, è nostro compito modellarla per poter proteggere le persone che amiamo". Le parole del vecchio mentore di Elaine sono state le fondamenta della sua dedizione alla causa di Athena, nonché lo stimolo necessario ad approfondire lo studio e quella che sarebbe diventata, col tempo, la maestria in uno dei poteri più complessi a disposizione dei cavalieri dell'Ariete: la psicocinesi. Grazie alla propria indomita volontà, Elaine è in grado di controllare e manipolare la materia in diversi modi, attraverso morse psicocinetiche, movimenti di oggetti nello spazio dopo che questi siano stati energizzati dal cosmo, oppure un maggior incremento delle prestazioni fisiche. La precisione della manipolazione dipende sempre dal livello energetico del cavaliere d'oro, ma le applicazioni consentite sono strabilianti. Un incremento di velocità, forza e perfino una rudimentale capacità di volare possono essere garantite dalla padronanza psicocinetica di Elaine, sebbene sia impossibile raggiungere l'efficienza ed il controllo propri delle abilità straordinarie. La perfetta concentrazione acquisita dalla custode della Prima Casa, unita a questo potere versatile, le permette di tentare di influenzare i movimenti dei propri nemici qualora il divario energetico lo consentisse, e di rivolgere contro di loro gli stessi attacchi che la minacciano [solo se il livello energetico del personaggio è superiore a quello dell'avversario].
    Qualora fosse proibitivo sfruttare la psicocinesi per rispedire le offensive al mittente [il livello energetico del personaggio è inferiore a quello dell'avversario], sarebbe ugualmente possibile defletterne una parte, strutturando la difesa in maniera consona rispetto al colpo ricevuto. Forte di questa capacità mentale fuori dall'ordinario, Elaine è in grado di difendersi da altri poteri ad essa correlati, quali illusioni o forme di influenza mentale in senso lato; l'integrità di un cavaliere si misura partendo dal perfetto equilibrio tra psiche, corpo e spirito.


    Reality Through Mind
    L'alterazione della realtà può dipendere da vari fattori, tra i quali quelli indotti dalla capacità di interferire con i cinque sensi delle creature e, nel caso di Elaine, anche con i sensi superiori, prerogativa dei guerrieri dotati di cosmo. Il potere mentale del cavaliere può generare miraggi, sensazioni illusorie e falsate del percepito estremamente realistiche, difficili da discernere e contrastare in assenza di capacità mentali altrettanto sviluppate, sempre rispettando il divario energetico presente tra Elaine e l'avversario. Tutto ciò che viene creato da questa abilità non è considerato dannoso a livello di interazione diretta, ma può dare l'impressione del dolore ed essere utilizzato per portare a compimento azioni diversive efficaci, complice la possibilità di riprodurre fedelmente l'emanazione cosmica di individui incontrati in precedenza dal cavaliere d'oro. Elaine, inoltre, è in grado di concretizzare l'energia mentale in un materiale unico che prende il nome di psicoplasma, le cui caratteristiche intrinseche gli consentono di interagire con altri oggetti aventi una propria fisicità. Esso è solido, semitrasparente ed inerte, completamente inodore e privo di particolarità che lo rendano identificabile attraverso il gusto e l'olfatto; uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderlo con il vetro. Facile da distruggere, anche col minimo sforzo, è tuttavia estremamente utile, in quanto riesce a dare sostanza fisica alle illusioni così da migliorarne la veridicità grazie ad una maggior presa sulle percezioni visive e tattili di chiunque vi entri in contatto.
    È possibile addirittura creare una forma umanoide in grado di sostenere il peso della propria armatura e farla muovere, attraverso comandi mentali, entro l'area di influenza del cavaliere che l'ha generata. Lo psicoplasma è, in ultima istanza, un rivestimento in grado di dar forma alla fantasia di Elaine qualora sia vincolato alle illusioni da lei prodotte, oppure un'ottima forma di difesa contro la pura energia mentale esercitata dai suoi avversari.

    The Shape of Knowledge: Grazie alla padronanza delle illusioni ambientali, Elaine può percepire, in chiave astratta e puramente concettuale, la natura dei pensieri e dei ricordi dei soggetti con i quali entra in contatto. Si tratta di una sintonia particolare che mette in relazione il cavaliere d'oro con il prossimo, permettendole di ricavare informazioni alle quali, normalmente, non avrebbe accesso, come la voce di un individuo presente in vecchio ricordo o la forma dei vestiti indossati. L'umore e gli stati d'animo possono essere intuiti a partire dalla conformazione dei pensieri del soggetto, visualizzati con colorazioni differenti che ne aiutino la comprensione [puramente scenico]. Perfino il carattere di un individuo può essere ricostruito, con grande sforzo energetico e di tempo, partendo dalla connessione dei singoli ricordi analizzati.


    Everything is Everywhere
    Maestra nella manipolazione della materia, Elaine riesce a sfruttare questa capacità imponendo al proprio corpo di aggirare i limiti spaziali imposti dalle leggi naturali, facendo leva sulle superiori abilità mentali di cui è detentrice. Spostare se stessa, persone consenzienti, oggetti o le tecniche a sua disposizione da un punto all'altro dello spazio attraverso un fenomeno di traslazione particolare, rende i bersagli in questione in grado di scomparire e riapparire con estrema fluidità, quasi non si fossero mai mossi. Ricorrere a questa capacità significa sostituire il normale movimento, aprendo una serie di possibilità strategiche che vanno ad accrescere l'arsenale tattico del cavaliere d'oro, tanto da rendere possibile perfino l'attraversamento delle dimensioni con il giusto apporto cosmico. Una sola volta per duello, inoltre, Elaine potrà evitare completamente sia gli attacchi a singolo bersaglio che ad area portati dai propri nemici.
    I bersagli non consenzienti ed i loro effetti personali, d'altro canto, potranno ugualmente subire gli effetti di traslazione spaziale causati da questa abilità a patto di essere toccati, direttamente o indirettamente [come nel caso di specifiche tecniche], dal potere in questione. La precisione degli spostamenti è legata al livello energetico del cavaliere dell'Ariete, ma la padronanza di questa abilità le consente di bruciare una quantità inferiore di cosmo, in vista del processo di traslazione, rispetto agli utilizzatori di poteri in grado di interagire con la struttura spaziotemporale della realtà.


    Divine's Blessing
    Amore, onore e protezione degli innocenti sono i pilastri sui quali è fondato il codice etico dell'ordine dei cavalieri di Athena, ed ognuno di loro pone l'accento, naturalmente, su quelli che ritiene più vicini al proprio modo di intendere la giustizia. Elaine crede che la difesa degli innocenti sia imprescindibile per conservare la purezza dell'umanità e, quando le sue forze vengono meno impedendogli di agire con la massima efficienza, entra in gioco la preghiera di grazia e benevolenza. Si tratta di un'invocazione ad Athena che consente al cavaliere d'oro di operare in condizioni di forte impedimento [una singola volta per duello] come se non sussistessero affatto, sempre tenendo in considerazione lo status fisico, mentale e spirituale della giovane. Ferite debilitanti, potenti illusioni e addirittura la privazione dei sensi cesseranno momentaneamente di rappresentare degli ostacoli insormontabili per la custode della Prima Casa; la mancanza di arti o le menomazioni in genere, così come quei fattori puramente contestuali generati dagli avversari o presenti sul campo di battaglia, rimarranno tali.




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    - Chapter IV -



    Korin soppesò le parole di Elaine. Cristalli neri con proprietà psichiche, diceva, la descrizione combaciava molto bene con il guerriero che aveva affrontato in Giappone. Lo sguardo severo della madre faceva però intendere che l'argomento dovesse chiudersi lì anche se non stavano parlando di chissà quali particolari cruenti, anzi non avevano fatto alcuna menzione di ferite penetranti o quant'altro. La sensibilità della donna doveva avere una soglia molto bassa o forse c'era un trauma nascosto che la metteva sulle spine a quello che per lei era il primo cenno di pericolo. Lasciò cadere l'argomento, forse potevano trovare un momento uno più propiziò per parlare di nemici alle porte. Oppure potevano continuare il dialogo lontano da orecchie indiscrete andando ad usare la comunicazione non verbale per eccellenza. Korin allungò lo sguardo verso Elaine cercando di attirare la sua sola attenzione e se la avesse avuta avrebbe fatto cenno con le dita alle proprie tempie cercando di farle capire telepatia senza dover aprire bocca. Avrebbe otuto semplicemente e molto più rapidamente inviarle quel messaggio senza fare tutta quella scenata, ma sembrava rude intrufolarsi lella mente altrui senza alcun invito.

    ” Potrebbe essere lo stesso sì, ma come più cavalieri di Atena hanno gli stessi doni non posso escludere che ce ne siano altri come lui. Di sicuro ci sono diversi alchimisti, almeno tre, in giro. Uno è quello che mi ha reso così e che ama rapire cosmodotati dai villaggi. Un altro dai poteri dimensionali che sembra sapere molto dei santi e che è alquanto riservato sulla sua persona e un terzo che non ho mai visto, ma che ho sentito dire abbia dialogato più volte con il Gran Sacerdote. Il tipo riservato inoltre potrebbe avere dei seguaci, o comunque qualcuno senza armatura che lo conosce e lo segue. Quando l’ho incontrato sembrava avere una donna con lui. ” La telepatia era un atto istantaneo, ma tentò comunque di nascondere il tutto dietro al cibo e ad una parte con dello squisito grasso che si scioglieva in bocca come niente. Stupendo. Erano gusti ricercati e decisamente diversi da quelli delle mense che bazzicava di solito o dei poveri piatti che si cucinava da solo quando aveva voglia di farlo.

    Alle parole “i contatti di papà ci hanno dato la possibilità di guadagnare un po' di tempo” Korin drizzò le orecchie rivolgendo lo sguardo verso il pater familia. Che contatti poteva avere quell'uomo per aver avuto l'esclusiva sulla fine del mondo? Possibile che fosse affiliato GRADO? Poteva anche solo aver avuto contatti con i santi di Atena, o con qualche altra fazione, ma l'idea di trovare qualche altro dipendente della Fondazione era interessante. « Che tipo di contatti, se posso chiedere? Conoscevate già i santi o parliamo di associazioni paramilitari segrete? » Di nuovo però sembrò calare il gelo al ripensare a quei momenti. Era stata una cosa terribile, certo, ma erano tutti salvi loro, erano riusciti a racimolare molto della loro vita precedente, perché quei musi lunghi? Avevano perso qualcuno di importante? Erano solo estremamente traumatizzati? « Non che voglia impicciarmi, ovviamente, era solo per trovare qualcosa di cui parlare. »

    Fu piuttosto Elaine la salvezza della discussione quando non tentava di ingozzarlo di cibo. « Basta basta, per favore, non esagerare. » Le dovette togliere il piatto da sotto il mestolo per evitare che lo mandasse all’ingrasso nemmeno fosse lui il maiale. Forse forse lasciare cibo nel piatto per farle capire di essere sazio non era poi un’idea così malvagia. « Trovo estremamente nobile il vostro voler abitare a contatto con la popolazione, ma avete già una casa che vi aspetta. La prima dello zodiaco. Il Gran Sacerdote vive alla seconda con tutta la sua famiglia e il cancro fa lo stesso alla quarta. È vostra ora che ne siete la custode. Potete arredarla e e ritrutturarla come volete che io sappia.
    Comunque no, vivo verso le mura dall’altra parte della città, nella zona dei militari per intenderci. E non inviterei mai nessuno, è una catapecchia in confronto, della grandezza giusta per chi vive da solo e ci dorme solo praticamente. »


    Mozzicò un po’ di pane con cui tirar su il sugo della carne e stavolta si premurò di lasciare giusto qualche boccone di cibo prima che a qualcuno venisse la malsana idea di riempire di nuovo il piatto. « Più che altro ero interessato a conoscere che tipo fosse il nuovo custode di Ariete, sia come compagno di missioni sia perché è uno dei pochi a conoscenza dei segreti della riparazione delle armature. Con la mia fortuna temo che ci vedremo spesso. » La gettò nuovamente sul ridere anche se stava fortemente implicando che non era il solo a tornare tutto distrutto da una missione sì e l’altra pure. « Il mio vecchio maestro diceva sempre che è importante sul campo di battaglia avere qualcuno che ci guardi le spalle. Qualcuno che conosciamo e di cui possiamo fidarci. » E la fiducia di Korin era ardua a guadagnarsi. Avrebbe difeso tutti loro per dovere, ma gli mancava non farlo anche per piacere come lo era combattere fianco a fianco di Stenson. C’era però un altro motivo per conoscere il nuovo superiore. Voleva valutarlo vedere se era un direttore degno di questo nome o l’ennesimo bambino che Atena votava a suo santo d’oro o ad un’alta carica del Tempio per ragioni assolutamente ignote. Nessuno dei cavalieri che aveva conosciuto finora era ancora riuscito a vincere la sua scorza dura. Erano arrivati quando serviva, ma l’idea di un Bartolomeo che voleva andare a suicidarsi con Amaterasu, un Rigel che nemmeno sapeva di dover bruciare i cadaveri e un Riccardo che tremava di paura vicino ad un nemico qualsiasi, per quanto forte, non l’aveva colpito positivamente.
    « Per quanto un cavaliere di rango più basso vesto quest’armatura da… un po’ di anni ormai, quindi se avete qualche domanda a cui posso rispondere sono a disposizione. »


    Statistiche

    Stato Fisico: Busto e braccia completamente bendati, così come l’occhio sinistro. In via di guarigione.

    Stato Mentale: Tranquillo.

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Non Indossata.

    Riassunto: Si dice "di colore", signor aries, non sia razzista



     
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    Elaine lanciò un'occhiata a Korin nel momento in cui lo vide sfiorarsi le tempie e, nell'istante successivo, ricevette il suo messaggio telepatico. Sembrava aver incontrato anche lui ben più di un alchimista nero durante le sue missioni, ma era del tutto naturale essendo in carica da più tempo di lei. °Uhm... potrei aver incontrato quello che sfrutta le dimensioni per fare i suoi comodi, ora che l'hai menzionato, mentre l'altro non mi è familiare. L'ultimo in cui mi sono imbattuta gironzolava in Italia con una moto, ma sembrava meno potente dell'uomo-minerale e del mostro che mi ha quasi disintegrata. Grazie per aver condiviso le informazioni senza far agitare troppo mia madre°, rispose toccando direttamente i pensieri dell'altro. Alla domanda sui contatti del padre a Nottingham, intervenne direttamente Ian con un colpetto di tosse imbarazzato. «Ehm... beh, in realtà ero un semplice impiegato dell'Ufficio dell'Interno. Quello che voleva dire Elly è che abbiamo avuto giusto una manciata di ore in più rispetto ai vicini per recuperare alcune cosette da casa e darci alla fuga, tutto qui» disse grattandosi distrattamente la testa. Il pranzo stava volgendo al termine ed i signori Langley si alzarono per sparecchiare e lavare i piatti, così Elaine ebbe modo di ascoltare Korin mentre sorseggiava un bicchiere d'acqua; non lo interruppe mai. Quando ebbe finito di parlare, gli disse esattamente quel che pensava sul vivere nella Prima Casa insieme ai genitori, facendo attenzione a mantenere la voce bassa. «Si, so che posso ristrutturarla e fare in modo che ci vivano anche i miei, ma non voglio farlo. Non si tratta soltanto di vivere a contatto con la popolazione, cosa che faccio ben volentieri visto che ne faccio parte anch'io, ma di cercare di mantenere una parvenza di normalità nella mia vita. Essere un cavaliere di Athena non è un lavoro, ma una vocazione che sottende un impegno costante ed una volontà ferrea, incrollabile, eppure voglio ancora credere che ci sia spazio per la quotidianità, per la famiglia e per una vita che non sia fatta soltanto di scontri, morte e terrore». Tirò un lungo sospiro guardandolo negli occhi, poi poggiò il bicchiere e lasciò cadere le mani in grembo. «So che se dovessi farli venire alla Prima Casa tutto questo sparirebbe, e non voglio farlo. Spero che il giorno in cui saranno costretti a trasferirsi sia il più lontano possibile o che non venga mai. Per il momento, comunque, ho già allestito una piccola biblioteca e mi sto adoperando per fare installare un dojo».
    Sentendo che l'acqua aveva smesso di scorrere nel lavandino, Elaine si alzò e rivolse un cenno a Korin indicandogli l'uscita. «Mamma, papà, noi andiamo! Ci vediamo stasera» li salutò con un tono allegro e spensierato, attraversando la sala ed aprendo la porta d'ingresso che affacciava direttamente sulla strada. «Ti va di fare due passi? Sono un po' appesantita da tutto quel maiale, e poi devo ancora farti le domande fastidiose di rito che si fanno tra compagni di casta, no? Quelle che suonano tipo: com'è andata la tua prima missione? Che hai provato quando hai indossato l'armatura? Quante volte ti lavi le mani dopo aver ucciso un corrotto?» rise mostrando i denti bianchi come perle. «Ti ringrazio per esserti fermato a pranzo, davvero. So che ai miei ha fatto molto piacere e vale lo stesso per me. Come ricompensa potrei davvero chiederti di farmi da enciclopedia umana mentre passeggiamo!»



    feRRnnarrato parlato pensato I. Langley
    °Telepatia°

    Fisico Perfetto
    Mente It's fine
    Stato cloth Non indossata
    Riassunto azioni Friendly Elaine vuole fare amicizia :zizi:

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    Il retaggio degli alchimisti lemuriani continua a perpetrarsi, di generazione in generazione, attraverso il passaggio dei loro segreti più reconditi, tra i quali quelli della creazione e riparazione delle sacre armature che proteggono i cavalieri di Athena. Elaine è in grado di entrare in contatto e percepire l'anima di queste grazie ad una particolare modulazione del cosmo, comprendendone la natura, la storia ed i punti deboli così da poterle riparare attraverso degli specifici rituali. La manipolazione dell'Oricalco, del Gammanium e della Polvere di Stelle è uno dei tratti distintivi dei cavalieri dell'Ariete, portato di un'antichissima tradizione risalente all'epoca dei Re Santi, quando l'umanità era ancora schiava dell'antico Yig e, tutt'ora, l'unico metodo conosciuto per riparare le armature dei fedeli paladini del Grande Tempio.
    Attraverso il proprio cosmo Elaine è in grado di creare e sfruttare naturalmente la Polvere di stelle, riuscendo a scinderla nei suoi elementi costitutivi. Questo procedimento conduce alla formazione di due tipi di tecniche assolutamente peculiari, le Starlight Techniques e le Stardust Techniques.
    Nelle Starlight Techniques (☼) la componente luminosa è preponderante e consente al Custode della Prima Casa di sprigionarne il potere dannoso che si manifesta al semplice contatto con la materia. La profonda conoscenza del minerale, inoltre, permette ad Elaine di mantenere sopiti gli effetti dannosi della luce, così da utilizzare l'elemento esclusivamente in chiave strategica, ad esempio legandolo alla capacità di teletrasporto di cui lei stessa dispone o, in alternativa, o tentando di spostare un bersaglio contro la propria volontà [quest'ultimo caso è fortemente dipendente dal divario energetico]. In ultima istanza, ma non per questo meno importante, è utile rilevare che, attraverso la manipolazione della Polvere di Stelle, Elaine dispone della capacità di sigillare, qualora dovesse essercene bisogno, tutti quegli attacchi che interagiscono con la trama spaziale alterandola rispetto alla struttura originaria.
    Nelle Stardust Techniques (☀) la composizione peculiare della Polvere di Stelle, unita al cosmo del cavaliere dell'Ariete che ne amplifica la densità e l'emanazione, le rende, di fatto, estremamente pericolose anche per gli avversari che eguaglino il potere del cavaliere della Prima Casa. Elaine, nella preparazione di queste tecniche, può attingere facilmente a grandi quantità di cosmo [sempre nei limiti del proprio livello energetico] così da aumentarne la potenza e tentare di surclassare i propri nemici.


    Crystallized Ergo
    Padrona della propria mente al punto da essere considerata, anche tra i pari, la più esperta detentrice di poteri psicocinetici, Elaine ha raggiunto un livello di maestria tale nel controllo di questa capacità da riuscire a plasmare dei costrutti unici. Composti dall'aggregazione di quello che, percettivamente, appare come un cristallo diafano ed incredibilmente malleabile, tali costrutti sono in grado, all'interno di apposite tecniche, di interagire ed interferire con quei poteri considerati difficili da trattare. Il cavaliere, attraverso le tecniche difensive costitute dal cristallo, sarà in grado di difendersi da attacchi di natura spirituale, psionica o che vadano ad intaccare la struttura spaziale, come ad esempio le capacità di teletrasporto. Le formazioni cristalline prodotte saranno, sempre in base al divario energetico in gioco, difficili da distruggere, come se disponessero di durezza straordinaria; modellate in forme semplici, saranno però inadatte ad essere manipolate per portare azioni offensive dirette agli avversari.
    La massima espressione della resistenza ed elasticità del cristallo risiede nella capacità di deflettere, rilanciandole indietro al mittente, quelle degli avversari, tenendo sempre in considerazione l'eventuale differenza energetica. Differentemente dall'abilità costrutti, il cristallo psionico può essere sostenuto sul campo di battaglia dal cosmo di Elaine soltanto fino all'esaurimento del suo utilizzo.


    Reality Through Matter
    "Se la realtà è composta di materia, è nostro compito modellarla per poter proteggere le persone che amiamo". Le parole del vecchio mentore di Elaine sono state le fondamenta della sua dedizione alla causa di Athena, nonché lo stimolo necessario ad approfondire lo studio e quella che sarebbe diventata, col tempo, la maestria in uno dei poteri più complessi a disposizione dei cavalieri dell'Ariete: la psicocinesi. Grazie alla propria indomita volontà, Elaine è in grado di controllare e manipolare la materia in diversi modi, attraverso morse psicocinetiche, movimenti di oggetti nello spazio dopo che questi siano stati energizzati dal cosmo, oppure un maggior incremento delle prestazioni fisiche. La precisione della manipolazione dipende sempre dal livello energetico del cavaliere d'oro, ma le applicazioni consentite sono strabilianti. Un incremento di velocità, forza e perfino una rudimentale capacità di volare possono essere garantite dalla padronanza psicocinetica di Elaine, sebbene sia impossibile raggiungere l'efficienza ed il controllo propri delle abilità straordinarie. La perfetta concentrazione acquisita dalla custode della Prima Casa, unita a questo potere versatile, le permette di tentare di influenzare i movimenti dei propri nemici qualora il divario energetico lo consentisse, e di rivolgere contro di loro gli stessi attacchi che la minacciano [solo se il livello energetico del personaggio è superiore a quello dell'avversario].
    Qualora fosse proibitivo sfruttare la psicocinesi per rispedire le offensive al mittente [il livello energetico del personaggio è inferiore a quello dell'avversario], sarebbe ugualmente possibile defletterne una parte, strutturando la difesa in maniera consona rispetto al colpo ricevuto. Forte di questa capacità mentale fuori dall'ordinario, Elaine è in grado di difendersi da altri poteri ad essa correlati, quali illusioni o forme di influenza mentale in senso lato; l'integrità di un cavaliere si misura partendo dal perfetto equilibrio tra psiche, corpo e spirito.


    Reality Through Mind
    L'alterazione della realtà può dipendere da vari fattori, tra i quali quelli indotti dalla capacità di interferire con i cinque sensi delle creature e, nel caso di Elaine, anche con i sensi superiori, prerogativa dei guerrieri dotati di cosmo. Il potere mentale del cavaliere può generare miraggi, sensazioni illusorie e falsate del percepito estremamente realistiche, difficili da discernere e contrastare in assenza di capacità mentali altrettanto sviluppate, sempre rispettando il divario energetico presente tra Elaine e l'avversario. Tutto ciò che viene creato da questa abilità non è considerato dannoso a livello di interazione diretta, ma può dare l'impressione del dolore ed essere utilizzato per portare a compimento azioni diversive efficaci, complice la possibilità di riprodurre fedelmente l'emanazione cosmica di individui incontrati in precedenza dal cavaliere d'oro. Elaine, inoltre, è in grado di concretizzare l'energia mentale in un materiale unico che prende il nome di psicoplasma, le cui caratteristiche intrinseche gli consentono di interagire con altri oggetti aventi una propria fisicità. Esso è solido, semitrasparente ed inerte, completamente inodore e privo di particolarità che lo rendano identificabile attraverso il gusto e l'olfatto; uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderlo con il vetro. Facile da distruggere, anche col minimo sforzo, è tuttavia estremamente utile, in quanto riesce a dare sostanza fisica alle illusioni così da migliorarne la veridicità grazie ad una maggior presa sulle percezioni visive e tattili di chiunque vi entri in contatto.
    È possibile addirittura creare una forma umanoide in grado di sostenere il peso della propria armatura e farla muovere, attraverso comandi mentali, entro l'area di influenza del cavaliere che l'ha generata. Lo psicoplasma è, in ultima istanza, un rivestimento in grado di dar forma alla fantasia di Elaine qualora sia vincolato alle illusioni da lei prodotte, oppure un'ottima forma di difesa contro la pura energia mentale esercitata dai suoi avversari.

    The Shape of Knowledge: Grazie alla padronanza delle illusioni ambientali, Elaine può percepire, in chiave astratta e puramente concettuale, la natura dei pensieri e dei ricordi dei soggetti con i quali entra in contatto. Si tratta di una sintonia particolare che mette in relazione il cavaliere d'oro con il prossimo, permettendole di ricavare informazioni alle quali, normalmente, non avrebbe accesso, come la voce di un individuo presente in vecchio ricordo o la forma dei vestiti indossati. L'umore e gli stati d'animo possono essere intuiti a partire dalla conformazione dei pensieri del soggetto, visualizzati con colorazioni differenti che ne aiutino la comprensione [puramente scenico]. Perfino il carattere di un individuo può essere ricostruito, con grande sforzo energetico e di tempo, partendo dalla connessione dei singoli ricordi analizzati.


    Everything is Everywhere
    Maestra nella manipolazione della materia, Elaine riesce a sfruttare questa capacità imponendo al proprio corpo di aggirare i limiti spaziali imposti dalle leggi naturali, facendo leva sulle superiori abilità mentali di cui è detentrice. Spostare se stessa, persone consenzienti, oggetti o le tecniche a sua disposizione da un punto all'altro dello spazio attraverso un fenomeno di traslazione particolare, rende i bersagli in questione in grado di scomparire e riapparire con estrema fluidità, quasi non si fossero mai mossi. Ricorrere a questa capacità significa sostituire il normale movimento, aprendo una serie di possibilità strategiche che vanno ad accrescere l'arsenale tattico del cavaliere d'oro, tanto da rendere possibile perfino l'attraversamento delle dimensioni con il giusto apporto cosmico. Una sola volta per duello, inoltre, Elaine potrà evitare completamente sia gli attacchi a singolo bersaglio che ad area portati dai propri nemici.
    I bersagli non consenzienti ed i loro effetti personali, d'altro canto, potranno ugualmente subire gli effetti di traslazione spaziale causati da questa abilità a patto di essere toccati, direttamente o indirettamente [come nel caso di specifiche tecniche], dal potere in questione. La precisione degli spostamenti è legata al livello energetico del cavaliere dell'Ariete, ma la padronanza di questa abilità le consente di bruciare una quantità inferiore di cosmo, in vista del processo di traslazione, rispetto agli utilizzatori di poteri in grado di interagire con la struttura spaziotemporale della realtà.


    Divine's Blessing
    Amore, onore e protezione degli innocenti sono i pilastri sui quali è fondato il codice etico dell'ordine dei cavalieri di Athena, ed ognuno di loro pone l'accento, naturalmente, su quelli che ritiene più vicini al proprio modo di intendere la giustizia. Elaine crede che la difesa degli innocenti sia imprescindibile per conservare la purezza dell'umanità e, quando le sue forze vengono meno impedendogli di agire con la massima efficienza, entra in gioco la preghiera di grazia e benevolenza. Si tratta di un'invocazione ad Athena che consente al cavaliere d'oro di operare in condizioni di forte impedimento [una singola volta per duello] come se non sussistessero affatto, sempre tenendo in considerazione lo status fisico, mentale e spirituale della giovane. Ferite debilitanti, potenti illusioni e addirittura la privazione dei sensi cesseranno momentaneamente di rappresentare degli ostacoli insormontabili per la custode della Prima Casa; la mancanza di arti o le menomazioni in genere, così come quei fattori puramente contestuali generati dagli avversari o presenti sul campo di battaglia, rimarranno tali.




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    - Chapter V -



    « Capisco… » Si era illuso di trovare un compagno d’arme, ma sentire la risposta del pater familia lo spense con la stesa velocità con cui la frase precedente lo aveva aizzato. Non che ci credesse veramente, ma sarebbe stato molto bello trovare terreno comune. « Immagino sia stato un periodo ancor più devastante per le autorità. » Si limitò ad una frase di circostanza per nascondere ciò che davvero provava. D’altro canto però non poté non soffermarsi sulle sue stesse parole. Come fa un governo a combattere una malattia mai vista e spuntata fuori dal nulla senza alcun preavviso? Anche ponendosi nelle migliori condizioni possibili con il miglior governatore al potere ed un popolo ubbidiente, come si sarebbe potuta affrontare al meglio la corruzione? Istituire un lockdown? Chiudere le porte di una città senza mura? Se persino la GRADO, l’avanguardia tecnologica e di conoscenze di tutta l’umanità non aveva potuto far nulla, cosa potevano i comuni mortali? Diamine, non erano riusciti a far nulla dopo dodici anni dal fattaccio, non poteva che perdonare le mancanze dei predecessori.

    Quando arrivò il momento di sparecchiare Korin si offrì di aiutare cominciando col sistemare tutto ciò che aveva usato personalmente, ma i padroni di casa non gli permisero di fare di più allontanandosi per occuparsi del lavaggio. Certo, era compito dei padroni di casa occuparsi di quelle faccende mondane, ma Korin non riuscì a non sentirsi nuovamente solo un incomodo. Già si era infilato a forza in un pranzo di famiglia, il minimo che poteva fare era aiutare! E invece gli rimaneva solo la santa dell’ariete a fargli compagnia. Non che gli dispiacesse, ma allo stesso tempo si chiedeva se aveva fatto abbastanza o se avesse mancato di rispetto alla famiglia Langley.

    « Trovo molto onorevole il vostro voler vivere a contatto con la gente comune piuttosto che estraniarvi alla prima casa, che si è la più vicina al fondo, ma non è l’ultima bettola, ecco. Prima o poi qualcuno dovrà trasferirsi comunque. Ora che hanno liberato Delfi abbiamo un’altra città dove alloggiare i rifugiati. Certo è un po’ lontana da qui, forse ancora un po’ scoperta, ma se riuscissimo a tenerla dopo i sacrifici fatti per liberarla sarebbe ottimo. Se poi questa vittoria si trasformasse nella liberazione dell’intera Grecia sarebbe ancora meglio. Sogno il giorno in cui l’umanità possa tornare ognuno alle sue terre di origine, libere da questo male. Ma sembra un miraggio ancora così lontano. »
    Alla fine della fiera solo i cosmodotati, più resistenti alla corruzione, viaggiavano per il mondo in questo o l’altro territorio dimenticato alla ricerca di qualcosa o di se stessi. Nonostante potesse farlo, Korin non era mai riuscito a tornare a casa, alla sua Datong, per vedere in che condizioni fosse. Non voleva farlo, aveva il terrore di cosa ci avrebbe trovato. Aveva paura di rivedere il suo vecchio Dojo in rovina, la sua casa abbattuta e le foto scolorite di una vita perduta. Aveva paura di camminare per quelle strade e ricordare quei terribili momenti, la morte di Tim, l’arrivo di Rain, la morte di sua madre. Forse un giorno ne avrebbe trovato la forza, almeno per onorare i caduti, ma al momento la consapevolezza di avvicinarsi alla sua patria gli stringeva il cuore. Quella vita da umano semplice non gli apparteneva più. Era stato nella GRADO, sapeva troppo, era un cosmodotato ora, poteva troppo. E quei pesi non si sarebbero tolti dalle sue spalle solo perché decideva di ignorarne l’esistenza.

    Al momento di andarsene salutò i padroni di casa con un profondo inchino di ringraziamento. « Grazie infinite signori Langley. È stato il miglior pranzo che io abbia mangiato da un bel po’. Se posso ricambiare in qualche modo vi prego di farmelo sapere, qualsiasi cosa, anche la più umile. Ecco magari niente pranzi… non so cucinare. » Sorrise imbarazzato mentre la porta si chiudeva dietro di sé. Salutata la famiglia, non avendo niente di meglio da fare viste le sue condizioni, si incamminò affianco alla santa dorata, un mezzo passo indietro giusto per lasciare che fosse lei a guidarlo dove meglio preferiva andare.

    « Mi spiace deludervi, ma la mia vita non è così interessante. Vivo da solo dalla fine del mondo, mi sono arruolato nell’esercito appena possibile, le mie prime mansioni erano da tutto fare e il primo incarico effettivo era di fare da vedetta. L’armatura… beh… c’è gente che ne vede solo il prestigio, io ne sento solo il peso. È la responsabilità di fare la cosa giusta, di essere l’unica persona che può effettivamente difendere tutte le altre che ne sono prive. Non farlo sarebbe una follia. Ci sono diverse persone al Santuario attualmente che avevano un’armatura e l’hanno lasciata proprio per il suo peso. Non le biasimo. Se la situazione fosse differente lascerei anche io queste vestigia, non per codardia, ma perché non mi sento degno di vestirle. Non sono nulla in confronto ai primi Re Santi e agli altri che sono venuti prima di me. Ogni tanto mi chiedo come loro avrebbero affrontato questa calamità, se l’avessero debellata in un solo anno, o se con loro non sarebbe mai iniziata. » Il suo pensiero volava naturalmente ad Alman prima ancora che ai dodici re dorati. L’ultimo sovrano di Thule, dall’alto della sua saggezza sarebbe stato in grado di fermare quella catastrofe? Visto che ancora viveva sebbene astratto dal tempo, forse nemmeno lui sapeva bene come fermarla, altrimenti avrebbe già potuto dirlo alla sua organizzazione. O forse lo sapeva ma non poteva modificare le linee già tracciate dal destino. Indipendentemente dai suoi poteri, cosa ne pensava Alman del suo ultimo successore? Stava facendo abbastanza? O era ancora troppo inetto? Strinse i pugni, la sua debolezza e le sue mancanze non erano nemmeno in discussione, non con tutti i fallimenti che si portava sulle spalle. « Non sono il migliore dei santi, la mia fede vacilla. Mi chiedo spesso se la Dea abbia fatto la scelta giusta donando a me questa possibilità, o se essa sia solo una maledizione, un modo per farmi pagare tutte le malefatte delle mie vite precedenti. Questo per dire che puoi prendermi come “enciclopedia”, ma come punto di riferimento non saprei dire se sono la persona giusta. » Ma c’era davvero una persona giusta a qui fare riferimento? I gold in carica l’avevano deluso, i cavalieri minori conosciuti gli avevano fatto storcere il naso. Il suo più grande punto di riferimento era un uomo che nemmeno sapeva se fosse ancora vivo, o se avrebbe mai rivisto. « Faccio sempre del mio meglio, certo, ma temo che non sia mai abbastanza. »

    Quindi spostò lo sguardo verso colei che era diventata di fatto il suo superiore e le sorrise cercando di smorzare l’atmosfera dopo quei ragionamenti così seri e cupi. Erano discorsi che era sicuro andassero fatti per non vedere altri sbandierare la propria cloth solo per andare a donne o avere cose gratis, pensando solo all’onore che quell’armatura potesse comportare. « Non mi aspetto voi possiate capire, è un peso che non si sente subito e alcuni tendono ad ignorarlo. Per rispondere alla tua ultima domanda invece mi lavo completamente finché non rimane assolutamente nulla. » Fece per prendere aria nuovamente per continuare il discorso, parlando di come portare un corrotto dentro al santuario avrebbe provocato una strage e loro, i cavalieri di Atena e gli altri che andavano e venivano erano i migliori candidati per portare malattie al popolo, ma preferì evitare per non incupire di nuovo l’aria.
    « Detto questo, se posso rispondere alle vostre domande sarò lieto di farlo, d'altronde ho un debito con voi e la vostra famiglia. »



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    Stato Fisico: Busto e braccia completamente bendati, così come l’occhio sinistro. In via di guarigione.

    Stato Mentale: Tranquillo.

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Non Indossata.

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    Sollevò entrambe le sopracciglia in un moto di genuina sorpresa. «Io... beh, sono stupita dalla quantità di cose che abbiamo in comune, almeno per quanto il modo in cui vediamo noi stessi. Prima di recuperare l'armatura dell'Ariete ero l'allieva del cavaliere dello Scultore, ma mollai poco prima di sostenere la prova finale. Non fu la paura del fallimento a farmi desistere, sebbene fossi consapevole che il mio maestro mi avrebbe posta dinanzi ad una sfida estremamente difficile, ma il dubbio atroce di vestire un'armatura cruciale per la sopravvivenza dei miei compagni senza essere in grado di renderle onore. Cosa sarebbe accaduto se fossi risultata un fabbro mediocre o un cavaliere debole? Altri avrebbero potuto fare meglio di me e salvare molte più vite. Alla fine tornai ad essere una civile dotata di cosmo che prestava le sue capacità al Santuario per qualsiasi tipo di mansione». Ricordava fin troppo chiaramente quel periodo, il conflitto interiore provato ogni volta che incrociava lo sguardo con i suoi genitori e la sofferenza psicologica di sentirsi completamente inutile. «Per una serie di circostanze, fui inviata in Jamir ed iniziai un addestramento ancora più duro del precedente sotto la guida di un altro mentore. Volevo essere d'aiuto alla causa, anche soltanto azionando il mantice nella fucina, ma il destino, evidentemente, non era dello stesso avviso. Ho affrontato quella che doveva essere una missione di recupero insieme ad Harper e si è trasformata in un incubo che ci ha quasi uccisi entrambi. Alla fine della fiera, ho imparato che è giusto sentirsi inadeguati di fronte a dei compiti che sembrano essere sempre al di sopra delle nostre possibilità, così come lo è sentire il peso della responsabilità ogni volta che prendiamo una decisione. Siamo stati chiamati a farlo affinché i nostri cari e tutti coloro che contano sulla nostra protezione possano vedere l'alba di un giorno nuovo, di un futuro migliore. Quando mi sento particolarmente giù di corda lo ripeto a me stessa come un mantra» Alzò le spalle sospirando, mentre superava un piccolo negozio di fiori che stava riaprendo dopo la pausa pranzo. Le parole di Korin le avevano riportato alla mente tanti, troppi pensieri sulla sua nuova vita e su quello che ci si aspettava da lei. In fondo, però, non era sola.
    «Credo che il semplice fatto di porti il dubbio sulla scelta di Athena sia la prova di una fede ragionata, adatta al tuo modo di concepire il ruolo che ricopri all'interno del Santuario; lo stesso vale per me. Io per prima, nonostante mi affidi alla protezione ed alla saggezza divina, preferisco riflettere sul significato degli ideali di cui ci facciamo portatori. Come potrei salvare qualcuno senza porre il cuore e la mente in quello che faccio? Come potrei rispondere alle domande sul mio credo senza pormi mai dei dubbi al riguardo e risolverli, nel tempo, in prima persona, provandone la bontà attraverso le mie azioni quotidiane? È lecito porsi delle domande sui principi in cui crediamo, altrimenti non saremmo diversi dai burattini manovrati dal giocattolaio. Questa è la nostra natura, ma lo è anche scegliere da che parte stare una volta raccolte le risposte che stiamo cercando. Credo tu sia un ottimo cavaliere, Korin, e spero di poterlo dire nuovamente dopo aver combattuto insieme» gli sorrise continuando a passeggiare lentamente; poco alla volta si stavano avvicinando alla Prima Casa, anche se avevano allungato di molto il tragitto. L'ultima affermazione del compagno di casta le ricordò la domanda che avrebbe voluto fargli, e sperò vivamente che potesse appagare la sua curiosità. «Giusto, adesso che ci penso una domanda l'avrei. Cosa sai dirmi di Andrea del Leone?»


    feRRnnarrato parlato pensato I. Langley
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    Fisico Perfetto
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    Stato cloth Non indossata
    Riassunto azioni domandina time

    Heavenly Blacksmith

    Il retaggio degli alchimisti lemuriani continua a perpetrarsi, di generazione in generazione, attraverso il passaggio dei loro segreti più reconditi, tra i quali quelli della creazione e riparazione delle sacre armature che proteggono i cavalieri di Athena. Elaine è in grado di entrare in contatto e percepire l'anima di queste grazie ad una particolare modulazione del cosmo, comprendendone la natura, la storia ed i punti deboli così da poterle riparare attraverso degli specifici rituali. La manipolazione dell'Oricalco, del Gammanium e della Polvere di Stelle è uno dei tratti distintivi dei cavalieri dell'Ariete, portato di un'antichissima tradizione risalente all'epoca dei Re Santi, quando l'umanità era ancora schiava dell'antico Yig e, tutt'ora, l'unico metodo conosciuto per riparare le armature dei fedeli paladini del Grande Tempio.
    Attraverso il proprio cosmo Elaine è in grado di creare e sfruttare naturalmente la Polvere di stelle, riuscendo a scinderla nei suoi elementi costitutivi. Questo procedimento conduce alla formazione di due tipi di tecniche assolutamente peculiari, le Starlight Techniques e le Stardust Techniques.
    Nelle Starlight Techniques (☼) la componente luminosa è preponderante e consente al Custode della Prima Casa di sprigionarne il potere dannoso che si manifesta al semplice contatto con la materia. La profonda conoscenza del minerale, inoltre, permette ad Elaine di mantenere sopiti gli effetti dannosi della luce, così da utilizzare l'elemento esclusivamente in chiave strategica, ad esempio legandolo alla capacità di teletrasporto di cui lei stessa dispone o, in alternativa, o tentando di spostare un bersaglio contro la propria volontà [quest'ultimo caso è fortemente dipendente dal divario energetico]. In ultima istanza, ma non per questo meno importante, è utile rilevare che, attraverso la manipolazione della Polvere di Stelle, Elaine dispone della capacità di sigillare, qualora dovesse essercene bisogno, tutti quegli attacchi che interagiscono con la trama spaziale alterandola rispetto alla struttura originaria.
    Nelle Stardust Techniques (☀) la composizione peculiare della Polvere di Stelle, unita al cosmo del cavaliere dell'Ariete che ne amplifica la densità e l'emanazione, le rende, di fatto, estremamente pericolose anche per gli avversari che eguaglino il potere del cavaliere della Prima Casa. Elaine, nella preparazione di queste tecniche, può attingere facilmente a grandi quantità di cosmo [sempre nei limiti del proprio livello energetico] così da aumentarne la potenza e tentare di surclassare i propri nemici.


    Crystallized Ergo
    Padrona della propria mente al punto da essere considerata, anche tra i pari, la più esperta detentrice di poteri psicocinetici, Elaine ha raggiunto un livello di maestria tale nel controllo di questa capacità da riuscire a plasmare dei costrutti unici. Composti dall'aggregazione di quello che, percettivamente, appare come un cristallo diafano ed incredibilmente malleabile, tali costrutti sono in grado, all'interno di apposite tecniche, di interagire ed interferire con quei poteri considerati difficili da trattare. Il cavaliere, attraverso le tecniche difensive costitute dal cristallo, sarà in grado di difendersi da attacchi di natura spirituale, psionica o che vadano ad intaccare la struttura spaziale, come ad esempio le capacità di teletrasporto. Le formazioni cristalline prodotte saranno, sempre in base al divario energetico in gioco, difficili da distruggere, come se disponessero di durezza straordinaria; modellate in forme semplici, saranno però inadatte ad essere manipolate per portare azioni offensive dirette agli avversari.
    La massima espressione della resistenza ed elasticità del cristallo risiede nella capacità di deflettere, rilanciandole indietro al mittente, quelle degli avversari, tenendo sempre in considerazione l'eventuale differenza energetica. Differentemente dall'abilità costrutti, il cristallo psionico può essere sostenuto sul campo di battaglia dal cosmo di Elaine soltanto fino all'esaurimento del suo utilizzo.


    Reality Through Matter
    "Se la realtà è composta di materia, è nostro compito modellarla per poter proteggere le persone che amiamo". Le parole del vecchio mentore di Elaine sono state le fondamenta della sua dedizione alla causa di Athena, nonché lo stimolo necessario ad approfondire lo studio e quella che sarebbe diventata, col tempo, la maestria in uno dei poteri più complessi a disposizione dei cavalieri dell'Ariete: la psicocinesi. Grazie alla propria indomita volontà, Elaine è in grado di controllare e manipolare la materia in diversi modi, attraverso morse psicocinetiche, movimenti di oggetti nello spazio dopo che questi siano stati energizzati dal cosmo, oppure un maggior incremento delle prestazioni fisiche. La precisione della manipolazione dipende sempre dal livello energetico del cavaliere d'oro, ma le applicazioni consentite sono strabilianti. Un incremento di velocità, forza e perfino una rudimentale capacità di volare possono essere garantite dalla padronanza psicocinetica di Elaine, sebbene sia impossibile raggiungere l'efficienza ed il controllo propri delle abilità straordinarie. La perfetta concentrazione acquisita dalla custode della Prima Casa, unita a questo potere versatile, le permette di tentare di influenzare i movimenti dei propri nemici qualora il divario energetico lo consentisse, e di rivolgere contro di loro gli stessi attacchi che la minacciano [solo se il livello energetico del personaggio è superiore a quello dell'avversario].
    Qualora fosse proibitivo sfruttare la psicocinesi per rispedire le offensive al mittente [il livello energetico del personaggio è inferiore a quello dell'avversario], sarebbe ugualmente possibile defletterne una parte, strutturando la difesa in maniera consona rispetto al colpo ricevuto. Forte di questa capacità mentale fuori dall'ordinario, Elaine è in grado di difendersi da altri poteri ad essa correlati, quali illusioni o forme di influenza mentale in senso lato; l'integrità di un cavaliere si misura partendo dal perfetto equilibrio tra psiche, corpo e spirito.


    Reality Through Mind
    L'alterazione della realtà può dipendere da vari fattori, tra i quali quelli indotti dalla capacità di interferire con i cinque sensi delle creature e, nel caso di Elaine, anche con i sensi superiori, prerogativa dei guerrieri dotati di cosmo. Il potere mentale del cavaliere può generare miraggi, sensazioni illusorie e falsate del percepito estremamente realistiche, difficili da discernere e contrastare in assenza di capacità mentali altrettanto sviluppate, sempre rispettando il divario energetico presente tra Elaine e l'avversario. Tutto ciò che viene creato da questa abilità non è considerato dannoso a livello di interazione diretta, ma può dare l'impressione del dolore ed essere utilizzato per portare a compimento azioni diversive efficaci, complice la possibilità di riprodurre fedelmente l'emanazione cosmica di individui incontrati in precedenza dal cavaliere d'oro. Elaine, inoltre, è in grado di concretizzare l'energia mentale in un materiale unico che prende il nome di psicoplasma, le cui caratteristiche intrinseche gli consentono di interagire con altri oggetti aventi una propria fisicità. Esso è solido, semitrasparente ed inerte, completamente inodore e privo di particolarità che lo rendano identificabile attraverso il gusto e l'olfatto; uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderlo con il vetro. Facile da distruggere, anche col minimo sforzo, è tuttavia estremamente utile, in quanto riesce a dare sostanza fisica alle illusioni così da migliorarne la veridicità grazie ad una maggior presa sulle percezioni visive e tattili di chiunque vi entri in contatto.
    È possibile addirittura creare una forma umanoide in grado di sostenere il peso della propria armatura e farla muovere, attraverso comandi mentali, entro l'area di influenza del cavaliere che l'ha generata. Lo psicoplasma è, in ultima istanza, un rivestimento in grado di dar forma alla fantasia di Elaine qualora sia vincolato alle illusioni da lei prodotte, oppure un'ottima forma di difesa contro la pura energia mentale esercitata dai suoi avversari.

    The Shape of Knowledge: Grazie alla padronanza delle illusioni ambientali, Elaine può percepire, in chiave astratta e puramente concettuale, la natura dei pensieri e dei ricordi dei soggetti con i quali entra in contatto. Si tratta di una sintonia particolare che mette in relazione il cavaliere d'oro con il prossimo, permettendole di ricavare informazioni alle quali, normalmente, non avrebbe accesso, come la voce di un individuo presente in vecchio ricordo o la forma dei vestiti indossati. L'umore e gli stati d'animo possono essere intuiti a partire dalla conformazione dei pensieri del soggetto, visualizzati con colorazioni differenti che ne aiutino la comprensione [puramente scenico]. Perfino il carattere di un individuo può essere ricostruito, con grande sforzo energetico e di tempo, partendo dalla connessione dei singoli ricordi analizzati.


    Everything is Everywhere
    Maestra nella manipolazione della materia, Elaine riesce a sfruttare questa capacità imponendo al proprio corpo di aggirare i limiti spaziali imposti dalle leggi naturali, facendo leva sulle superiori abilità mentali di cui è detentrice. Spostare se stessa, persone consenzienti, oggetti o le tecniche a sua disposizione da un punto all'altro dello spazio attraverso un fenomeno di traslazione particolare, rende i bersagli in questione in grado di scomparire e riapparire con estrema fluidità, quasi non si fossero mai mossi. Ricorrere a questa capacità significa sostituire il normale movimento, aprendo una serie di possibilità strategiche che vanno ad accrescere l'arsenale tattico del cavaliere d'oro, tanto da rendere possibile perfino l'attraversamento delle dimensioni con il giusto apporto cosmico. Una sola volta per duello, inoltre, Elaine potrà evitare completamente sia gli attacchi a singolo bersaglio che ad area portati dai propri nemici.
    I bersagli non consenzienti ed i loro effetti personali, d'altro canto, potranno ugualmente subire gli effetti di traslazione spaziale causati da questa abilità a patto di essere toccati, direttamente o indirettamente [come nel caso di specifiche tecniche], dal potere in questione. La precisione degli spostamenti è legata al livello energetico del cavaliere dell'Ariete, ma la padronanza di questa abilità le consente di bruciare una quantità inferiore di cosmo, in vista del processo di traslazione, rispetto agli utilizzatori di poteri in grado di interagire con la struttura spaziotemporale della realtà.


    Divine's Blessing
    Amore, onore e protezione degli innocenti sono i pilastri sui quali è fondato il codice etico dell'ordine dei cavalieri di Athena, ed ognuno di loro pone l'accento, naturalmente, su quelli che ritiene più vicini al proprio modo di intendere la giustizia. Elaine crede che la difesa degli innocenti sia imprescindibile per conservare la purezza dell'umanità e, quando le sue forze vengono meno impedendogli di agire con la massima efficienza, entra in gioco la preghiera di grazia e benevolenza. Si tratta di un'invocazione ad Athena che consente al cavaliere d'oro di operare in condizioni di forte impedimento [una singola volta per duello] come se non sussistessero affatto, sempre tenendo in considerazione lo status fisico, mentale e spirituale della giovane. Ferite debilitanti, potenti illusioni e addirittura la privazione dei sensi cesseranno momentaneamente di rappresentare degli ostacoli insormontabili per la custode della Prima Casa; la mancanza di arti o le menomazioni in genere, così come quei fattori puramente contestuali generati dagli avversari o presenti sul campo di battaglia, rimarranno tali.




    Tecniche


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    Edited by Kalego - 27/4/2024, 14:23
     
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    - Chapter VI -



    « Credo che il semplice fatto di porti il dubbio sulla scelta di Atena sia la prova di una fede ragionata, adatta al tuo modo di concepire il ruolo che ricopri all'interno del Santuario » Il suo passò si bloccò istantaneamente alle parole appena pronunciate dalla santa dorata. Lei sapeva o erano parole generiche, di quelle che si usano per andare bene con tutto e tutti? Che glielo avessero già detto? No, non era possibile. Per quel poco che l’aveva incontrato il Gran Sacerdote gli aveva sempre retto il gioco. Che avesse parlato di lui alle sue spalle era impensabile.
    « È lecito porsi delle domande sui principi in cui crediamo, altrimenti non saremmo diversi dai burattini manovrati dal giocattolaio.»
    Ancora loro, quelle stesse parole, quella stessa sensazione. Tutti la descrivevano come una cosa negativa, come se fosse orribile avere corde legate ad ogni falange delle proprie dita mosse da qualcun altro, eppure Atena stessa aveva fatto così con lui, ad Asgard l’aveva usato direttamente come un pupazzo. Doveva essere stata imprescindibile necessità però non cambiava la situazione, lo aveva fatto. Non aveva ricevuto conforto, non una spiegazione, non un momento in cui lei chiedeva il permesso. Era successo e basta. Se fosse accaduto a qualcun altro, come l’avrebbe presa?
    Lui era sempre stato il cane della GRADO, aveva sempre chinato la testa, obbedito ai comandi anche senza saperne il motivo. Era abituato a quella sensazione. Gioiva in quello stato. Si sentiva protetto, sentiva le sue mancanze come meno problematiche. Sentiva meno il peso delle sue scelte. L’unica volta che non aveva obbedito era successa una cosa buona e una terribile. Aveva liberato suo Padre dal Caduto, ma era anche stato a tanto così dal distruggere il pianeta intero. Se avesse obbedito al Caduto che impersonava il direttore sarebbe andata meglio? Avrebbe disinnescato la bomba prima che fosse scoppiata? O magari l’avrebbe fatta esplodere prima. E se non avesse liberato Rain, quanti altri segreti della Fondazione sarebbero ora in mano ai Caduti? Quante sono già state date loro? Ma non era il momento di pensare a ciò.
    Era abituato a quelle catene, ne aveva bisogno per andare avanti per non essere un pericolo per se stesso e il mondo intero eppure… eppure ad Asgard si era sentito più che usato meno che uno strumento, meno che un semplice oggetto inanimato. Per la prima volta nella sua vita si era sentito uno schiavo.

    « Questa è la nostra natura, ma lo è anche scegliere da che parte stare una volta raccolte le risposte che stiamo cercando.» « Eppure non possiamo. » Si accorse troppo tardi di aver dato voce a quel pensiero piuttosto che mantenerlo tale nascosto nel profondo del proprio animo. Alzò lo sguardo dal terreno, nemmeno si era reso conto di non star più guardando dinnanzi a sé, e riportò l’unico occhio sulla santa. « Scegliere di essere in errore è tradimento. Dire dietro al proprio superiore, punibile. Forse non sono più in voga, ma le regole del Santuario ammettono ancora la pena capitale. Giuridicamente e ipoteticamente parlando se io, o chiunque altro, dovesse lasciare l’armatura che indossa per unirsi a qualche altra fazione anche solo come civile, saremmo perseguibili, ricondotti qui e terminati. » Esitò prima dell’ultima parola. A dirla fu poco più che un sussurro. Abbassò nuovamente lo sguardo portandola altrove sulla gente che passeggiava in lontananza diretta ai suoi doveri, a dei bambini che correvano al parco.
    Era assurdo predicare la libertà degli uomini e non avere la stessa possibilità di scelta.
    Ma era proprio quello il punto, loro non erano più uomini. Erano mostri. Erano armi che il resto del mondo non doveva conoscere, armi che combattevano per il bene superiore.
    « Una notte sono andato dal Gran Sacerdote per esprimere le mie preoccupazioni riguardo ad una questione. Dire che non la prese bene è riduttivo. Certi dubbi sono pericolosi. Confidarsi con la persona sbagliata ancora di più. »
    Passò oltre a parole e fisicamente allungò il passo per recuperare terreno sulla santa e superarla. In quel momento non voleva più fissarla negli occhi, se ne sarebbe vergognato: aveva pronunciato una verità troppo dura da mandar giù, per una nuova a quella vita soprattutto.
    «Seguitemi un momento, per favore. »

    Avrebbe aspettato di vedere se la ragazza lo avrebbe effettivamente seguito quindi avrebbe fatto il giro dell’isolato per depistare eventuali inseguitori e si sarebbe imbucato con lei in una viottola stretta e più scura al riparo fra due edifici più grandi. Qui avrebbe elevato il suo potere erigendo muri di psicoplasma che rinforzassero le mura degli edifici già presenti e che bloccassero gli arrivi ogni possibile arrivo al punto in cui si trovavano nascondendosi fra di essi, eretti a immagine e somiglianza di quelli adiacenti. Come ultima precauzione avrebbe fatto in modo che i suoni dell’interno non fossero percepibili al di fuori. Si sarebbe quindi posto in un angolo della zona così creata lontano dalla ragazza prima che l’altra si facesse strane idee sulle sue intenzioni. Non che ci volesse molto a rompere lo psicoplasma e scappare, specialmente con il potere di cui lei disponeva, ma non voleva passare per un pervertito che conduce le ragazze nei vicoli bui. Incrociò le braccia al petto sia come segno di difesa personale sia per tenere le mani bene in vista e lontano dalla portata della ragazza.

    « C’è un cosa di cui come gold dovreste essere a conoscenza. Potrei parlarvi con la telepatia, ma francamente lo trovo rude se non estremamente necessario.

    Tutti qui mi conoscono come Korin, santo di bronzo della Corona Boreale, ma non è esatto. Come cavaliere di Ariete immagino possiate riconoscere le armature e scoprireste subito l’inganno, una seconda ragione per cui è giusto dirvi la verità. La mia cloth è quella di Argento del Triangolo Boreale, un’armatura identica alle altre 87, ma completamente diversa da ogni altra. Il solo portarla mi rende per dovere l’agente di collegamento fra il Grande Tempio e la GRADO. E’ una società segreta, vecchia come il Santuario stesso, e anch’essa affiliata alla Dea, il cui scopo è fare da sentinella al mondo ed intervenire prima che siano costretti a farlo i santi. Il mio scopo è fare da intermediario fra i due e portare al Gran Sacerdote notizie su casi su cui i santi dovranno intervenire, terza ragione per cui è possibile che mi vediate fare avanti e indietro dalla seconda casa.
    Per quanto riguarda il perché della bugia è per proteggerli, quelli della GRADO e gli altri saint in egual misura. Prima di divenire saint ero un loro agente. Di basso rango, certo, ma so cose di cui nessun altro là fuori dovrebbe essere a conoscenza ed è per questo che non voglio che la gente vada in giro a divulgare la mia reale identità. Metterebbe in pericolo me e la mia famiglia, i santi tutti. Là fuori ci sono cosmodotati che non esitano un attimo a sondare le menti dei nemici e a strappare loro qualsivoglia informazione. Mi trovo quindi costretto a chiedervi di mantenere il mio segreto. Per tutti sono solo un cavaliere di bronzo. »

    Scrutò gli occhi di lei sondandoli con il proprio occhio destro inquisitore. Non sarebbe uscito da quel buco finché non avrebbe avuto la certezza che lei avrebbe mantenuto la promessa, anche a costo di doverla forzare a farlo a colpi di sigilli.

    « Se dovete fare domande al riguardo fatele ora, ma mi riservo il diritto di non rispondere a quelle compromettenti. »
    Solo ottenuta una risposta soddisfacente ed essersi accertato tramite le ESP che non stesse mentendo avrebbe dissolto i muri lasciandola andare e proseguendo con lei il cammino su cui la ragazza voleva condurlo ascoltando ancora il suo disquisire e riflettendo sulle sue parole.

    L’ex leone d’oro. Come prima domanda da porre era molto peculiare. Avrebbe potuto chiedere del Gran Sacerdote, dei cavalieri vivi, di qualche evento storico, rapporti con le altre caste, ma il suo focus era stato su un morto, uno a cui lui stesso aveva pensato nei giorni precedenti visto il candidato saint che si era ritrovato a testare. Aveva ripercorso la vita del predecessore all’armatura di Andromeda per scoprire se il suo spirito avesse avuto consigli da dare alla nuova candidata, ma nell’impeto della battaglia non ce n’era stato modo né motivo. Curiosamente Eleine non aveva nemmeno chiesto di un morto a lei legato visto che aveva chiesto del leone, non del precedente ariete. Che scelta curiosa.

    « Non ho avuto l’onore di conoscerla di persona, sebbene abbia servito anche sotto di lei prima che sparisse nel nulla. I vostri colleghi dorati è probabile sappiano molto meglio che tipo di persona fosse.

    Arrivò al Grande Tempio come una profuga, come molti fanno dal tempo della corruzione, ma lei vi arrivò già vestita dell’armatura di Andromeda. Forse per il suo carattere, qualcuno dice per un diverbio coi suoi superiori, ma un giorno si allontanò dal tempio tornando solo mesi dopo, stavolta con indosso l’armatura d’oro del leone. È con essa che compì le sue più grandi imprese tra cui la riconquista di Atene e del Giappone. In questo periodo fu insignita dell’alto titolo di Eforos, il supremo custode della conoscenza dei Saints. Fu lei l’ideatrice del primo grande tentativo di riconquista della Grecia, ma fu solo quello, un tentativo. Molti cavalieri che avevano giurato di seguirla nell’impresa si persero nel nulla travolti dalle forze della corruzione e i pochi superstiti tornarono malconci dall’impresa ormai fallita. Era una donna forte che tentò in tutti i modi di stabilire un’alleanza con Atlantide, cosa che al giorno d’oggi se va bene si riflette in qualche primarca neutrale nei nostri confronti. La primarca dell’Atlantico per esempio è amica del Gran Sacerdote visto che le loro famiglie si sono incontrate a cena qui non molto tempo fa. Al contrario la primarca artica attacca a vista ognuno di noi. Si dice che abbia salvato un saint morente, ma visto il trattamento riservato a me trovo più credibile che il suo buon cuore sia la semplice facciata di chi non vuole scatenare una guerra.
    Perdonate la deviazione, torno al Leone. Era una guerriera attiva che si dice che uscisse spesso da sola a combattere. Semplicemente una sera dicono di averla percepita uscire dal Santuario e l’armatura vi è tornata senza di lei. Non sarebbe la prima volta che se ne va, la sua guardia probabilmente ancora si aspetta di vederla tornare, magari con un’altra cloth, ma è passato così tanto tempo che hanno eretto una tomba nel cimitero apposito. »


    Si interruppe mano al mento per cercare di richiamare alla mente altre possibili informazioni importanti su Andrea. Si diceva anche che Andrea avesse avuto un legame solido con il saint d’argento del triangolo australe, altro grande eroe di quel periodo tragicamente scomparso, ma chi non avrebbe avuto un legame così solido con un ottimo collega quale si dice che Lawrence fosse? Korin stesso veniva talvolta paragonato a lui, un icona che difficilmente avrebbe raggiunto.
    « Se posso chiedere, come mai vi interessa proprio del vecchio leone d’oro? Aspirate al suo titolo? »


    Statistiche

    Stato Fisico: Busto e braccia completamente bendati, così come l’occhio sinistro. In via di guarigione.

    Stato Mentale: Riflessivo

    Stato Armatura: [VI] Intatta Non indossata.

    Riassunto: Beccati un po' di risposte e rivelazioni.



     
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    elaine gold aries {VII} energia blu

    Eye to Eye
    post VI

    Elaine posò lo sguardo su Korin quando le confessò l'esito dell'incontro con il Gran Sacerdote; non sapeva cosa si fossero detti, ma trovava difficile anche solo immaginare una reazione infastidita o, addirittura, violenta da parte di Bartolomeo del Toro. È vero, con lui aveva scambiato soltanto poche parole, eppure le aveva fatto una buona impressione, come quei padri premurosi che avevano superato la cinquantina ma conservavano un animo forte e giovanile. La considerazione del compagno su quello che le sembrava, a tutti gli effetti, una sorta di giustizialismo insensato nei confronti di cavalieri che, semplicemente, avessero deciso di lasciare l'armatura per abbracciare una vita da civili, anche se in una fazione diversa, la rabbuiò. Un conto era adoperarsi attivamente nel danneggiare Athena, i suoi cavalieri e la comunità che avevano creato e giurato di difendere o, nella peggiore delle ipotesi, abbracciare l'oscurità e rinnegare gli ideali di pace e giustizia diventando un mostro; un altro era vivere pacificamente il resto della propria vita, abbandonando la fazione ma rimanendo fedeli alla propria umanità, anche se sotto una guida diversa. Da quel che sapeva, le cose non stavano esattamente come le aveva esposte Korin, ma probabilmente era soltanto un suo modo, particolarmente rigido, di intendere la legge del Santuario.
    Quando lui le chiese di seguirlo in un vicolo stretto, al riparo tra le fiancate di due edifici particolarmente imponenti rispetto agli altri presenti a Rodorio, lo fece senza battere ciglio. Guardò il compagno erigere muri di psicoplasma e controllare quel piccolo spazio che stavano condividendo con estrema attenzione. "Che sta facendo?" si chiese mentre attendeva la fine di quell'inusuale preparazione, osservandolo incuriosita. Sorprendentemente, Korin le rivelò la sua identità, quella vera, legata alla Fondazione Grado. Ascoltò attentamente ogni parola, ogni dettaglio che lui volle condividere e la sua espressione mutò leggermente quando disse di essere costretto a mentire per proteggere la sua famiglia e gli altri cavalieri del Tempio. «Dev'essere terribile vivere in questo modo, ma ne capisco la ragione. Al tuo posto farei la stessa cosa, Korin. Ti ringrazio per esserti confidato e non preoccuparti, manterrò il tuo segreto, lo avrei fatto anche se non me lo avessi chiesto. Non ho domande da farti sulla tua missione o su altri particolari riguardo alla Grado, ma se in futuro vorrai parlarmene, ti ascolterò volentieri. Grazie per il tuo sacrificio». Arricciò le labbra in un sorriso amaro, sinceramente rattristata per il compagno, ma allo stesso tempo contenta di averlo conosciuto, anche solo superficialmente; occorreva ben più di una chiacchierata a cuore aperto per poter dire di conoscere qualcuno. "Va bene così, è un ottimo inizio" pensò lasciando che lui sondasse la sua mente senza opporre resistenza, conscia della possibile esistenza di un qualche tipo di protocollo di sicurezza.
    Una volta ritirati i muri di psicoplasma, Elaine proseguì verso la Prima Casa, assorbendo tutte le informazioni che Korin stava condividendo su Andrea del Leone, rimanendo sorpresa nello scoprire che il primo tentativo di riconquista della Grecia fosse da imputare a lei e non al Grande Sacerdote. "È stata un cavaliere davvero pieno di risorse" si ritrovò a pensare mentre il compagno le chiedeva il motivo del suo interesse nei riguardi del gold saint. «Aspirare al suo titolo? No, no, non è mia intenzione farlo. Ti ho chiesto di Andrea perché l'alchimista che mi ha attaccata a Smirne ha cercato disperatamente informazioni che la riguardavano, ma io non ne avevo. Con il senno del poi, la mia ignoranza è stata una benedizione, ma non potevo semplicemente continuare ad ignorare l'esistenza di un cavaliere che ha lasciato un segno così profondo nella storia del Santuario. Continuo a chiedermi, però, il motivo che abbia spinto Hybris a cercare delle informazioni sul suo conto» disse lasciandosi sfuggire il nome dell'alchimista. In realtà non c'era motivo di nascondere a Korin la sua identità, ma forse avrebbe fatto meglio a rivelarla direttamente in presenza di tutti gli altri compagni di casta; poco importava, si fidava del giudizio del cavaliere d'argento. Tra loro e la casa dell'Ariete rimanevano poco meno di duecento metri, ormai.

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    Riassunto azioni Mi è scappato il nome di Hybris :ehsi: non mi aspettavo il plot twist dell'identità svelata :nono:

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    Il retaggio degli alchimisti lemuriani continua a perpetrarsi, di generazione in generazione, attraverso il passaggio dei loro segreti più reconditi, tra i quali quelli della creazione e riparazione delle sacre armature che proteggono i cavalieri di Athena. Elaine è in grado di entrare in contatto e percepire l'anima di queste grazie ad una particolare modulazione del cosmo, comprendendone la natura, la storia ed i punti deboli così da poterle riparare attraverso degli specifici rituali. La manipolazione dell'Oricalco, del Gammanium e della Polvere di Stelle è uno dei tratti distintivi dei cavalieri dell'Ariete, portato di un'antichissima tradizione risalente all'epoca dei Re Santi, quando l'umanità era ancora schiava dell'antico Yig e, tutt'ora, l'unico metodo conosciuto per riparare le armature dei fedeli paladini del Grande Tempio.
    Attraverso il proprio cosmo Elaine è in grado di creare e sfruttare naturalmente la Polvere di stelle, riuscendo a scinderla nei suoi elementi costitutivi. Questo procedimento conduce alla formazione di due tipi di tecniche assolutamente peculiari, le Starlight Techniques e le Stardust Techniques.
    Nelle Starlight Techniques (☼) la componente luminosa è preponderante e consente al Custode della Prima Casa di sprigionarne il potere dannoso che si manifesta al semplice contatto con la materia. La profonda conoscenza del minerale, inoltre, permette ad Elaine di mantenere sopiti gli effetti dannosi della luce, così da utilizzare l'elemento esclusivamente in chiave strategica, ad esempio legandolo alla capacità di teletrasporto di cui lei stessa dispone o, in alternativa, o tentando di spostare un bersaglio contro la propria volontà [quest'ultimo caso è fortemente dipendente dal divario energetico]. In ultima istanza, ma non per questo meno importante, è utile rilevare che, attraverso la manipolazione della Polvere di Stelle, Elaine dispone della capacità di sigillare, qualora dovesse essercene bisogno, tutti quegli attacchi che interagiscono con la trama spaziale alterandola rispetto alla struttura originaria.
    Nelle Stardust Techniques (☀) la composizione peculiare della Polvere di Stelle, unita al cosmo del cavaliere dell'Ariete che ne amplifica la densità e l'emanazione, le rende, di fatto, estremamente pericolose anche per gli avversari che eguaglino il potere del cavaliere della Prima Casa. Elaine, nella preparazione di queste tecniche, può attingere facilmente a grandi quantità di cosmo [sempre nei limiti del proprio livello energetico] così da aumentarne la potenza e tentare di surclassare i propri nemici.


    Crystallized Ergo
    Padrona della propria mente al punto da essere considerata, anche tra i pari, la più esperta detentrice di poteri psicocinetici, Elaine ha raggiunto un livello di maestria tale nel controllo di questa capacità da riuscire a plasmare dei costrutti unici. Composti dall'aggregazione di quello che, percettivamente, appare come un cristallo diafano ed incredibilmente malleabile, tali costrutti sono in grado, all'interno di apposite tecniche, di interagire ed interferire con quei poteri considerati difficili da trattare. Il cavaliere, attraverso le tecniche difensive costitute dal cristallo, sarà in grado di difendersi da attacchi di natura spirituale, psionica o che vadano ad intaccare la struttura spaziale, come ad esempio le capacità di teletrasporto. Le formazioni cristalline prodotte saranno, sempre in base al divario energetico in gioco, difficili da distruggere, come se disponessero di durezza straordinaria; modellate in forme semplici, saranno però inadatte ad essere manipolate per portare azioni offensive dirette agli avversari.
    La massima espressione della resistenza ed elasticità del cristallo risiede nella capacità di deflettere, rilanciandole indietro al mittente, quelle degli avversari, tenendo sempre in considerazione l'eventuale differenza energetica. Differentemente dall'abilità costrutti, il cristallo psionico può essere sostenuto sul campo di battaglia dal cosmo di Elaine soltanto fino all'esaurimento del suo utilizzo.


    Reality Through Matter
    "Se la realtà è composta di materia, è nostro compito modellarla per poter proteggere le persone che amiamo". Le parole del vecchio mentore di Elaine sono state le fondamenta della sua dedizione alla causa di Athena, nonché lo stimolo necessario ad approfondire lo studio e quella che sarebbe diventata, col tempo, la maestria in uno dei poteri più complessi a disposizione dei cavalieri dell'Ariete: la psicocinesi. Grazie alla propria indomita volontà, Elaine è in grado di controllare e manipolare la materia in diversi modi, attraverso morse psicocinetiche, movimenti di oggetti nello spazio dopo che questi siano stati energizzati dal cosmo, oppure un maggior incremento delle prestazioni fisiche. La precisione della manipolazione dipende sempre dal livello energetico del cavaliere d'oro, ma le applicazioni consentite sono strabilianti. Un incremento di velocità, forza e perfino una rudimentale capacità di volare possono essere garantite dalla padronanza psicocinetica di Elaine, sebbene sia impossibile raggiungere l'efficienza ed il controllo propri delle abilità straordinarie. La perfetta concentrazione acquisita dalla custode della Prima Casa, unita a questo potere versatile, le permette di tentare di influenzare i movimenti dei propri nemici qualora il divario energetico lo consentisse, e di rivolgere contro di loro gli stessi attacchi che la minacciano [solo se il livello energetico del personaggio è superiore a quello dell'avversario].
    Qualora fosse proibitivo sfruttare la psicocinesi per rispedire le offensive al mittente [il livello energetico del personaggio è inferiore a quello dell'avversario], sarebbe ugualmente possibile defletterne una parte, strutturando la difesa in maniera consona rispetto al colpo ricevuto. Forte di questa capacità mentale fuori dall'ordinario, Elaine è in grado di difendersi da altri poteri ad essa correlati, quali illusioni o forme di influenza mentale in senso lato; l'integrità di un cavaliere si misura partendo dal perfetto equilibrio tra psiche, corpo e spirito.


    Reality Through Mind
    L'alterazione della realtà può dipendere da vari fattori, tra i quali quelli indotti dalla capacità di interferire con i cinque sensi delle creature e, nel caso di Elaine, anche con i sensi superiori, prerogativa dei guerrieri dotati di cosmo. Il potere mentale del cavaliere può generare miraggi, sensazioni illusorie e falsate del percepito estremamente realistiche, difficili da discernere e contrastare in assenza di capacità mentali altrettanto sviluppate, sempre rispettando il divario energetico presente tra Elaine e l'avversario. Tutto ciò che viene creato da questa abilità non è considerato dannoso a livello di interazione diretta, ma può dare l'impressione del dolore ed essere utilizzato per portare a compimento azioni diversive efficaci, complice la possibilità di riprodurre fedelmente l'emanazione cosmica di individui incontrati in precedenza dal cavaliere d'oro. Elaine, inoltre, è in grado di concretizzare l'energia mentale in un materiale unico che prende il nome di psicoplasma, le cui caratteristiche intrinseche gli consentono di interagire con altri oggetti aventi una propria fisicità. Esso è solido, semitrasparente ed inerte, completamente inodore e privo di particolarità che lo rendano identificabile attraverso il gusto e l'olfatto; uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderlo con il vetro. Facile da distruggere, anche col minimo sforzo, è tuttavia estremamente utile, in quanto riesce a dare sostanza fisica alle illusioni così da migliorarne la veridicità grazie ad una maggior presa sulle percezioni visive e tattili di chiunque vi entri in contatto.
    È possibile addirittura creare una forma umanoide in grado di sostenere il peso della propria armatura e farla muovere, attraverso comandi mentali, entro l'area di influenza del cavaliere che l'ha generata. Lo psicoplasma è, in ultima istanza, un rivestimento in grado di dar forma alla fantasia di Elaine qualora sia vincolato alle illusioni da lei prodotte, oppure un'ottima forma di difesa contro la pura energia mentale esercitata dai suoi avversari.

    The Shape of Knowledge: Grazie alla padronanza delle illusioni ambientali, Elaine può percepire, in chiave astratta e puramente concettuale, la natura dei pensieri e dei ricordi dei soggetti con i quali entra in contatto. Si tratta di una sintonia particolare che mette in relazione il cavaliere d'oro con il prossimo, permettendole di ricavare informazioni alle quali, normalmente, non avrebbe accesso, come la voce di un individuo presente in vecchio ricordo o la forma dei vestiti indossati. L'umore e gli stati d'animo possono essere intuiti a partire dalla conformazione dei pensieri del soggetto, visualizzati con colorazioni differenti che ne aiutino la comprensione [puramente scenico]. Perfino il carattere di un individuo può essere ricostruito, con grande sforzo energetico e di tempo, partendo dalla connessione dei singoli ricordi analizzati.


    Everything is Everywhere
    Maestra nella manipolazione della materia, Elaine riesce a sfruttare questa capacità imponendo al proprio corpo di aggirare i limiti spaziali imposti dalle leggi naturali, facendo leva sulle superiori abilità mentali di cui è detentrice. Spostare se stessa, persone consenzienti, oggetti o le tecniche a sua disposizione da un punto all'altro dello spazio attraverso un fenomeno di traslazione particolare, rende i bersagli in questione in grado di scomparire e riapparire con estrema fluidità, quasi non si fossero mai mossi. Ricorrere a questa capacità significa sostituire il normale movimento, aprendo una serie di possibilità strategiche che vanno ad accrescere l'arsenale tattico del cavaliere d'oro, tanto da rendere possibile perfino l'attraversamento delle dimensioni con il giusto apporto cosmico. Una sola volta per duello, inoltre, Elaine potrà evitare completamente sia gli attacchi a singolo bersaglio che ad area portati dai propri nemici.
    I bersagli non consenzienti ed i loro effetti personali, d'altro canto, potranno ugualmente subire gli effetti di traslazione spaziale causati da questa abilità a patto di essere toccati, direttamente o indirettamente [come nel caso di specifiche tecniche], dal potere in questione. La precisione degli spostamenti è legata al livello energetico del cavaliere dell'Ariete, ma la padronanza di questa abilità le consente di bruciare una quantità inferiore di cosmo, in vista del processo di traslazione, rispetto agli utilizzatori di poteri in grado di interagire con la struttura spaziotemporale della realtà.


    Divine's Blessing
    Amore, onore e protezione degli innocenti sono i pilastri sui quali è fondato il codice etico dell'ordine dei cavalieri di Athena, ed ognuno di loro pone l'accento, naturalmente, su quelli che ritiene più vicini al proprio modo di intendere la giustizia. Elaine crede che la difesa degli innocenti sia imprescindibile per conservare la purezza dell'umanità e, quando le sue forze vengono meno impedendogli di agire con la massima efficienza, entra in gioco la preghiera di grazia e benevolenza. Si tratta di un'invocazione ad Athena che consente al cavaliere d'oro di operare in condizioni di forte impedimento [una singola volta per duello] come se non sussistessero affatto, sempre tenendo in considerazione lo status fisico, mentale e spirituale della giovane. Ferite debilitanti, potenti illusioni e addirittura la privazione dei sensi cesseranno momentaneamente di rappresentare degli ostacoli insormontabili per la custode della Prima Casa; la mancanza di arti o le menomazioni in genere, così come quei fattori puramente contestuali generati dagli avversari o presenti sul campo di battaglia, rimarranno tali.




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    - Chapter VII -



    Era andata decisamente meglio di ogni sua più rosea aspettativa. Nei giorni di convalescenza aveva immaginato a lungo come potesse essere il nuovo santo dell’ariete e a come rivelare la sua identità ad altri, soprattutto a qualcuno che della GRADO non sapeva niente. Si era immaginato diverse reazioni possibili, ma non quella di Elaine. La ragazza l’aveva presa in maniera molto diplomatica. Non come scherzo, non come idea per far colpo, non come qualcosa di fighissimo irresistibile dimmi di più. La sua era stata una normalissima reazione, quasi come se fosse una cosa da tutti i giorni. Era come se suo padre avesse fatto parte dei servizi segreti del suo paese e quindi per Elaine sentir parlare di un altro servizio segreto fosse una cosa normale.
    Aveva sondato la sua mente per sapere se stesse dicendo la verità, ma nel farlo non sentì nulla di diverso da quello che le sue parole affermavano. Era sorpreso, ma quella reazione facilitava di molto le cose. Annuì alle sue parole e andarono avanti.

    Solo in quel momento credette di capire dove la ragazza lo stava portando visto che la prima casa iniziava ad intravedersi al di sopra del primo ripiano di scale. Fu colto da una sensazione stranissima, un deja vu. Per un attimo tornò indietro con gli anni, al suo primo arrivo al Grande Tempio. Al suo fianco c’era il suo superiore, non un dorato, ma Stenson. Avevano visitato la casa della famiglia di un compagno caduto in battaglia e passeggiavano assieme per la città. Si erano fermati proprio davanti alle scale, un addio lasciato in sospeso. No, non un addio, solo un arrivederci molto più lungo. Chissà come stava il colonnello, se l’avrebbe mai rivisto, se avesse mai potuto combattere di nuovo al suo fianco. Gli manca. La sua saggezza il suo modo di combattere, anche solo bere una birra allo stesso tavolo. Erano stati i mesi più felici della sua vita corrotta ed erano sfumati con la stessa velocità con cui ora riusciva a correre.

    Scosse la testa cercando di allontanare quei pensieri e passare altrove dalla prima alla quinta casa, da Stenson alla santa del leone e tramite lei al nome dell’alchimista. Hybris.
    Gli era nuovo, nessun alchimista che aveva incontrato si era mai presentato, ma da come Elaine ne parlava l’uomo che aveva incontrato aveva dei tratti in comune con colui che aveva incontrato in Vietnam, il finto daimon in nero. Hybris… certo che se fosse stato un daimon il nome poteva calzare a pennello, ma quello di cui entrambi parlavano doveva essere un uomo. Ricordava che il suo santo nero gli aveva chiaramente detto della sua umanità per correggere l’idea sbagliata che Korin si era fatto di lui. Quello che aveva dato a lei quindi non era il vero nome. Un po’ come Korin non era quello scritto ad un’anagrafe che non esisteva più.

    « Perdonatemi, ma questo alchimista era tipo fatto così? » Aprì i due palmi delle mani rivolti entrambi verso l’alto come se stesse tenendo un vassoio su entrambi. Quindi due figure azzurrine iniziarono a disegnarsi nell’aria, una per palmo, alte poco più di una spanna. Man mano che l0immagine si formava il colore si adattò trasformandosi dal cobalto del suo cosmo a quelli veri che i suoi occhi avevano visto. Quella sul palmo destro rappresentava Hybris, il finto daimon in nero che lui aveva conosciuto in Vietnam, una figura umanoide dall’armatura nera con il cosmo nero con tratti d’oro e con delle pseudo ali a bolle, particolare che c’era e non c’era divenendo visibile e invisibile a seconda dell’instante. Sull’altro palmo invece aveva disegnato Pleonexia, il santo nero appena incontrato in Giappone e che lo aveva reso così. Di quest’ultimo flickerava l’elmo visto che aveva potuto vedere il suo viso in prima persona.

    L’ariete gli indicò il tipo del Vietnam, ci avrebbe scommesso, ma la rivelazione però lo incupì ugualmente. « L’altro è quello che mi ha conciato così. » Commentò prima di far sparire la figura di Pleonexia chiudendo il pugno.

    « Quest’altro invece. Abbiamo combattuto si, ma sembrava che si stesse trattenendo. Mi ha distrutto la cloth come se nemmeno esistesse, poteva terminarmi con facilità, ma ha detto che gli servivo vivo. Non mi ha detto nulla di sé, tranne che fosse una persona riservata. Però…» Iniziò ad esitare. Doveva dirglielo? Beh, sì, ora era un suo superiore, aveva senso che sapesse, anzi, l’avrebbe messa ulteriormente in guardia in caso di nuovi incontri. « Però sapeva di… me. Ha letto la mia mente, ha beccato la mia… affiliazione… nonostante tutte le mie precauzioni. Lui sa. Sa più di quanto voglia dare a vedere. Sul momento ho pensato fosse un qualche addestrando, ma conoscere così bene il ruolo dell’Eforos, dell’ex gold del Leone… è troppo per un civile. » Stava iniziando a ragionare a voce alta più che parlare a tu per tu con Elaine. Le rotelle della sua indagine segreta stavano tornando a girare e le parole del nero a farsi più vivide mentre le richiamava alla memoria dal suo palazzo mentale. « Mi ha parlato del tempio come se lo conoscesse da vicino, di come ne fosse rimasto estremamente deluso, dei santi, di chi lo governa… e poi ha parlato… di.. loro, come se conoscesse anche loro, come se ci avesse lavorato. »
    Non poteva essere un semplice civile che aveva scoperto il cosmo e se n’era andato. Non poteva essere un dipendente GRADO con così tante conoscenze del tempio, non in un luogo così settorializzato. Ma allo stesso tempo non poteva essere un cavaliere. Molti erano scomparsi piuttosto che definitivamente morti, ma un traditore della Dea? Uno ancora in vita soprattutto? Impossibile. Avrebbero già saputo di lui, lo avrebbero già braccato, soprattutto dopo che Hybris stesso aveva detto a Korin come contattarlo se voleva ritrovarlo! Se fosse stato il precedente custode di Thule? Avrebbe avuto rapporti con entrambi avrebbe potuto essere il motivo per cui quell’uomo conosceva così tanto… Ma quel ruolo era del Gran Sacerdote stesso prima che l’armatura desse a Korin quel ruolo di diritto. Chi era quell’uomo?

    « Il leone… » Poteva chiedere di Ys, il precedente cavaliere di ariete visto che si ritrovava qualcun altro con la sua armatura. Ys era in giro da molto prima che arrivasse Andrea che lui sapesse, da molto prima che divenisse Leone ed Eforos. « Perchè il leone? » Per il suo titolo, non poteva essere altrimenti! Perché era l’Eforos, il custode della conoscenza. Poteva chiedere del Gran Sacerdote, o del Lawos, le uniche altre due cariche occupate, ma aveva chiesto dell’Eforos. « Con me non ha chiesto di nessuno… beh non del Tempio almeno. Era più incentrato su di me, per il mio ruolo credo. Quando l’ho incontrato io il Leone c’era ancora… » C’era ancora… ovvio! Ha chiesto del Leone perché « Non ha più avvertito il suo cosmo. »
    Giacché ne sapeva però Il Leone non aveva mai avuto a che fare con altri black saints, non che sapesse tutto di tutti però se avesse tentato qualcosa con loro la notizia si sarebbe sparsa. Il leone stava magari tradendo la causa? E’ per questo che un giorno se n’era andata? Quel Black era qualcun altro con cui il Leone aveva avuto rapporti e era poi asceso a black? Le armature e il cosmo cambiavano dopotutto.

    « Hybris… Quando l’ho trovato mi stava sfidando a diventare più forte. Parlava del marcio del Grande Tempio, mi invitava ad aprire gli occhi. Mi aveva anche invitato a salvare la Grecia, come se la generazione precedente l’avesse lasciata marcire dormendo sugli allori. Tutto questo mentre combattevamo in un mondo alieno caotico tutto blu da dove non potevo scappare. Mi ha buttato fuori con un colpo che avrebbe potuto terminarmi, ma è comparsa una ragazza. » In quel momento l’immagine di Hybris cambia trasformandosi in quella di Alyssa, la ragazza che aveva incontrato quel giorno. « Mi ha paralizzato sul posto, mi ha messo addosso qualcosa per curare le mie ferite e poi... mi ha invitato a tornare a cercarlo… e mi ha regalato una profezia… che si è avverata.. »
    Lui sapeva che la profezia si era avverata? Lui sapeva della donna che Alyssa gli aveva mostrato? Un brivido gelido gli corse lungo la colonna vertebrale e cominciò a sbiancare mentre un pensiero conduceva rapidamente ad un altro delineando qualcosa di terribile. Lui sapeva di Exile. Lui sapeva di una soldatessa della Fondazione. Possibilmente lui sapeva che Exile era un’anomalia. Possibilmente sapeva del suo cosmo vastissimo. Infondo gli aveva profetizzato della pioggia, gli aveva detto chiaro e tondo di non fidarsi di Rain e ci aveva preso in pieno. La rivelazione di Rain era successiva alla scoperta di Exile come anomalia. Possibile che lui sapesse? Possibile che il nero fosse a conoscenza di un Caduto all’interno della dirigenza della Fondazione, di un angelo che li aveva salvati da una bomba termo nucleare umana e sapeva che quella stessa bomba ora era perduta da qualche parte nell’universo? E se lo sapeva… poteva già starla cercando?
    O peggio poteva averla già trovata?

    L’immagine sul suo palmo tremò come tremava ora tutto il suo corpo nel realizzare quello che stava realizzando, nel connettere i punti di quello che doveva essere il worst case scenario.
    Korin aveva perso una bomba nucleare umana e ora la avevano i black, gli stessi black che potenzialmente cercavano l’Eforos del Grande Tempio per scoprire qualcosa su di lei, magari su come innescarla, o forse perché l’Eforos dall’alto della sua conoscenza era l’unico che poteva capire quale potenza i black avessero ora a disposizione.

    Ed era tutta solo colpa sua.

    Cercò di tornare a guardare la ragazza, col fiatone e l'iride completamente aperta nel terrore. Magari erano sollo illazioni, magari non sapevano ancora o non avevano o… Doveva esserne certo. « C-cosa ti ha detto di altro? » Doveva tornare da lui. O forse no, doveva prima dirlo al Gran Sacerdote, doveva avvisarlo di quello che aveva fatto. E poi avvisare la GRADO.
    E poi andare da lui. Aveva fatto lui quel casino, era giusto che fosse lui a mettere le cose apposto… o morire provandoci.
    Successo o Morte.


    Statistiche

    Stato Fisico: Busto e braccia completamente bendati, così come l’occhio sinistro. In via di guarigione.

    Stato Mentale: Che cazzo ho combinato?!

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Non Indossata

    Riassunto: Si potrei aver perso una bomba nucleare.... ma niente di serio eh.



     
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